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Domanda n.95: “L'ombra di Dio” (come avviene il contatto con il Divino)

lunedì, 3 maggio 2021

Domanda:
Cara Maria, ho sentito parlare in una rivelazione sul vostro sito dell'ombra di Dio. Ma non è una contraddizione in termini? Come fa Dio ad avere l'ombra? Dio è solo Luce, Lui illumina tutte le cose. E allora quest'espressione deve essere metaforica. Che cosa significa?

Risposta:
Cara Cinzia, certo che Dio è solo Luce! L'ombra di cui parla il Maestro ha un significato profondamente simbolico, perché è l'oscurità rappresentata dalle nostre colpe, dai nostri difetti, e dai nostri sbagli. E' la nostra cattiveria. Dio dà vita a quest'ombra per noi, per farci iniziare il cammino: l'ombra prende la forma di un corpo ed inizia sulla terra la sua evoluzione.

Semplificando al massimo, l'ombra è la parte inferiore dell'uomo, mentre lo spirito ne è la parte superiore. In mezzo sta l'anima che (come guscio che protegge lo spirito) fa da cuscinetto tra le due parti dell'uomo. Questa è la dualità tra Luce ed ombra: l'ombra formata dal corpo è la parte della nostra dualità che vuole rallentare l'evoluzione dell'essere umano, l'ombra sono le nostre azioni cattive, i nostri cattivi pensieri, l'ombra è il libero arbitrio che ci fa sbagliare.

Dunque, il corpo rappresenta l'ombra di Dio che ha preso forma. Lo spirito rappresenta Dio. Tra spirito e corpo il dialogo è continuo e qui assume un'importanza fondamentale la meditazione, perché questa è il modo migliore per comunicare con Dio: Dio, attraverso lo spirito, dialoga di continuo con l'essere umano (ovviamente quello attento, quello che si è “risvegliato”) e lo strumento con cui lo fa è proprio la meditazione.

L'essere umano non vive una vita diretta, cioè dentro la Luce, ma vive una vita indiretta, cioè di riflesso; e di vita in vita, di reincarnazione in reincarnazione, acquista sempre più coscienza. Ma ancora non avviene il contatto con Dio. Solo dopo un certo numero di reincarnazioni e con un certo livello di consapevolezza l'essere umano potrà entrare in contatto con l'universo e da qui con Dio (“dall'etere si entra nella parte divina di Dio!” insegna il Maestro, nella rivelazione 8.6.94).

E come avviene il contatto, quando si è raggiunto quel certo livello? Con la vibrazione. Dio -rivela il Maestro- suona la sua campana (Sorella Carità ne ha parlato spesso) e a un certo punto della sua evoluzione, l'essere umano comincia a percepire quel suono e allora risponderà con la sua vibrazione, che all'inizio sarà un po' stonata, e poi, via via, sempre più affinata e in sintonia, fino a che le due vibrazioni diventeranno una sola: la comunicazione con Lui è avvenuta e l'essere umano a quel punto è arrivato al contatto astrale, al contatto con Dio! E' la vibrazione dell'Amore! E' l'unione!

A quel punto “l'essere umano ha perso la sua ombra, l'ombra dei suoi peccati, l'ombra della sua esteriorità”, spiega Neri nell'approfondimento del 18.6.94.

Ti riporto qui sotto sia la rivelazione del Maestro che l'approfondimento di Neri, con in fondo alcune precisazioni ulteriori:



“L’ombra è formata così, per volontà di una Luce superiore che le ha dato vita. E lo spirito che vaga sulla terra per mezzo della sua ombra che ha preso forma, cammina e pensa, pensa per avere una conoscenza maggiore, un’intelligenza maggiore. Lo spirito che ha formato la sua ombra sulla terra, trova così soddisfazione e guida lui stesso la sua propria ombra: questa ha preso la sua forma, la forma terrena. Lo spirito, guida la sua forma e cammina sulla terra.

Ma l’ombra, o meglio dire il corpo che ha preso la sua forma, cammina ed è attratto dal suo stesso spirito che gli ha dato la vita. Si vitalizza, prende più coscienza tramite le sue reincarnazioni, prende una sostanza nuova, la sostanza di una verità che lui non conosceva.

Perché? Perché l’ombra, staccata dal suo spirito, prendendo forma ha tagliato ogni contatto con Chi le ha dato la vita: si chiama vita di riflesso. La vita di riflesso, segnata dal tempo di tante sue reincarnazioni, diventa più nitida, diviene sempre più consapevole e chiara. Ha preso una coscienza, ha preso un po’ d’intelligenza, bastante per poter iniziare a fare la propria evoluzione.

Che fa lo spirito a questo punto? Non solo lo guida, ma suona; con la sua voce armonica, chiama il suo corpo umano ormai formato da tante vite, consapevole lo guida ed attende la risposta infinita. Cos’è la risposta infinita? Lo spirito rappresenta Dio! l’essere umano sulla terra rappresenta l’ombra di Dio che ha preso forma!

Esso ha tutta una coscienza per poter entrare a far parte dello Spirito che lo aveva generato, dello Spirito che gli aveva dato vita! C’è, tra Lui, lo Spirito e l’essere umano, un dialogo continuo, un’attrazione continua, e questo, nei giorni della grande meditazione che l’essere umano ha imparato a fare.

Gli si rivolge attraverso ogni sua misera possibilità e cerca un appiglio, una forma, un modo per intraprendere, per poter comunicare con quello che era il suo Dio. E sa che non ha nessun’altra possibilità per poter innalzarsi, affinché il corpo sia distaccato completamente dalla sua ombra e possa divenire sempre più chiaro, sempre più consapevole, sempre più cosciente che un giorno avrà il contatto diretto.

Dio suonerà la Sua campana e la vibrazione che scenderà da questa, investirà l’essere umano che è stato generato. L’essere umano, se non è completamente evoluto, non può rispondere. Perché non è arrivato ad una coscienza, ad un modo di comunicare con Dio, Essere divino superiore, egli, che è l’essere umano inferiore della terra.

Solo quando avrà fatto le sue tante reincarnazioni e la sua tanta evoluzione, arrivando completamente a possedere un piano evolutivo che è sufficientemente adatto, entrerà a far parte della comunicazione con l’universo, per entrare a far parte della comunicazione che dall’universo penetra nell’etere: dall’etere si entra nella parte divina di Dio!

La campana suona ogni giorno, e un giorno avverrà che l’essere umano che si è evoluto, percepirà la vibrazione che la campana gli ha dato, e suonerà con la sua vibrazione, anche un po’ stonata, perché non avrà raggiunto ancora quell’eterno equilibrio, quell’eterna soddisfazione, quell’eterna condizione di essere in parità con Lui. E suonerà la sua parte!

La vibrazione che esce e la vibrazione che si incontra con la stessa vibrazione che Dio gli aveva dato, si incontrano e divengono una vibrazione sola. È la vibrazione dell’Amore, è la vibrazione dell’eterna giovinezza, è la vibrazione in cui l’essere umano, finalmente staccato e persa la sua ombra.

La vibrazione stessa che scaturisce tra l’essere umano e Dio, entrando in questa grande vibrazione, facendo parte di un essere solo, si incontrano! L’essere umano, allora, arrivato completamente ad assorbire la Vibrazione che Dio gli aveva dato, cammina ora per la sua via sulla terra, ma vive e cammina solo in funzione di questa grande Vibrazione che ha ricevuto.

Il contatto fisico non c’entra, perché non esiste! contatto astrale, esiste! contatto divino, esiste! Una volta che l’essere umano ha percepito la Vibrazione di Dio, s’innalza continuamente giorno per giorno, arrivando fino al punto di fare con Lui una fusione completa. Ecco il contatto, l’unione!”

(Il Maestro 8.6.94)


“Fino a che non abbiamo raggiunto un certo stadio evolutivo, noi non possiamo sentire quelle che sono le presenze dell’universo, le nostre Guide. Ognuno di noi deve raggiungere quella tanta purezza, quella tanta armonia e se non entriamo a far parte di un’armonia superiore non possiamo entrare a far parte con quelle che sono le leggi dell’universo. Ché dall’universo, il nostro pensiero attivo penetra fino attraverso l’etere, dall’etere entra nella parte divina di Dio: si vede Iddio.
Come si vede? si vede nella Sua sostanza? no! si vede solamente in quella dolcezza, in quella grande forza interiore che noi sentiamo, che è la purezza del nostro spirito, sentiamo la presenza di Dio.

Noi già sappiamo con esattezza che tutto questo avverrà! se non è in questa vita, sarà in un’altra o ancora in altre vite successive, in cui noi entreremo per forza a far parte della Sua Mente, del Suo Spirito: il contatto divino che noi avremo, sarà il contatto della Vita eterna.

Ecco, ho detto come si può vedere questa grande Manifestazione, di poter vedere. In mille maniere si vede l’essere evoluto: si comincia a vederlo dal suo modo di vita, dall’esempio, dalla sua dolcezza, perde la sua, addirittura, personalità; rientra a far parte in un mondo che non è più fisico, perché noi abbiamo la forma, viviamo nel mondo fisico; quelli accanto a noi, le nostre Guide, che non sono e non vivono nel mondo fisico ma vivono nel mondo astrale, ci danno la grande possibilità di entrare a far parte di Loro.”

(approf. Neri 18.6.94 su 8.6.94, pag.1)


“Spirito divino – spirito umano; si incontrano, si uniscono, e qui nasce la perfetta comunione dello spirito, hanno trovato questa grande perfezione: la Vita – l’Amore – la Gioia – la Luce!
Si incontrano come vibrazione dell’Amore, è la vibrazione dell’eterna giovinezza, è la vibrazione dell’essere umano; finalmente staccato, ha perso la sua ombra, l’ombra dei suoi peccati, l’ombra della sua esteriorità, l’ombra della sua presenza umana. Tutto si è staccato! 'E lascia finalmente il suo guscio esteriore di quella parte che lo rende inferiore...'

Certo noi siamo parte inferiore, perché abbiamo la forma; finché non perdiamo questa forma saremo sempre inferiori! Ma se noi veramente nella dolcezza del nostro spirito, nella dolcezza della nostra anima, nella dolcezza della nostra parola, nella dolcezza del nostro sguardo, nella dolcezza di chi sa comprendere, capire e ascoltare... allora siamo già con Dio! non si deve più cercarlo, si deve agire: l’esempio di Dio!...

Io dissi un giorno: 'Se noi viviamo in mezzo a Dio e Dio è in tutte le cose, ecco perché vede tutte le nostre azioni, perché noi camminiamo dentro di Dio, perché Dio è l’universo stesso! Non abbiamo bisogno di cercarLo, è già intorno a noi e dentro di noi! Perciò camminiamo con Dio, respiriamo di Lui, mangiamo dentro con Lui, parliamo con Lui! Questa è la Presenza attiva, è la Presenza che non ha fine, questa è la Presenza vera di ognuno di noi che non ha bisogno di spiegarLo o di cercarLo, L’abbiamo già, Dio, con noi!”

(idem, pag.7)


“L’ombra formata da Dio...che cos’è l’ombra di Dio che si riflette sul nostro corpo? Non fa altro che evidenziare e mettere in risalto gli sbagli che noi abbiamo creato; perciò vedendo l’ombra sulla terra noi non facciamo altro che vedere gli sbagli che noi abbiamo creato. Ce li evidenzia, ce li mette a cospetto di noi stessi, per darci sempre una perfetta presenza che noi siamo terreni e che siamo illuminati da Dio.”

(idem, pag. 13)


“Perciò ci vogliono tante reincarnazioni. Tanti dicono: 'Ci vogliono sette reincarnazioni!' Un altro dice: 'Ce ne vogliono cento!' Non è vero proprio nulla! Basta fare una vita come San Francesco che si bruciano tutte le nostre reincarnazioni! C’è chi ne fa duecento e chi ne fa venti; non c’è una regola fissa, no!”

(idem, pag. 21)
Campana
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