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Domanda n.79:” “Voi siete pronti per questo?” (Chi saprà amare sarà pronto)

sabato, 24 ottobre 2020

Domanda:
“Cara Maria, leggo sempre i messaggi che trovo sul sito di Neri, cerco di meditare e di pregare e soprattutto cerco di capire il lavoro che dobbiamo fare noi -che siamo stati “chiamati”- per ritrovare la via che ci porta al Divino. Perciò non mi faccio distrarre dall'indifferenza quasi generale per la spiritualità, né dalle ingiustizie o dal pressappochismo nel rapporto con la natura, perché ho fiducia nell'Alto e so che il disegno divino prevarrà. Ma io, che sono una piccola cosa, ho una piccola domanda che mi tormenta: come posso misurare, se così si può dire, la strada che faccio? Come farò a capire le parole del nuovo profeta che comparirà tra poco, come so se sarò pronta quando Gesù si manifesterà di nuovo?”

Risposta:
“Cara Ines, ti faccio rispondere dalla mia Guida, Nannarella: “Ora è giunto il momento della resa per tutti. Neri aspetta il raccolto della sua semina! E poi vaglierà, vaglierà ancora, per tenere i chicchi più puri, più belli e pieni d'amore per l'Alto. Non è quanto vieni qui! Ma quanto dai: è questo il raccolto che aspettiamo da voi tutti! Noi la nostra semina l'abbiamo fatta e ancora non è finita, ma aspettiamo la vostra risposta, che è il raccolto! Siamo UNO!” (Nannarella 22.9.2020)

Il nostro è uno dei Centri spirituali dove il chicco di grano germoglia, si fortifica e cresce, tirato su come il Maestro vuole, e da questo Centro nasceranno cose meravigliose, perché poi molti di voi avranno il privilegio e la grande responsabilità di divulgare la Parola.

Insegna il Maestro: “Cosa è che ci dà vita? Ci dà vita il respiro, il cibo? No, molte volte è la Parola, questa Parola che emerge da dentro di noi, che si espande all’esterno affinché ognuno la possa ascoltare e meditare. C’è un grande desiderio di entrare a far parte di un mondo migliore, di un mondo nuovo, perché non appagano più oggigiorno quelle che sono le cose della vita terrena: le case, gli abiti, i gioielli… l’uomo non si contenta più.” (M. 20.4.91)

Questo abbiamo imparato. Ora non possiamo più nasconderci. Noi veniamo qui al Centro, ma non basta, dobbiamo vedere quanto poi riusciamo a donare di quello che abbiamo avuto, come anche il Messaggio dall'Astrale n.145 di Emmanuel del 30.1.2020 ci ha ricordato. Se facciamo questo cammino e poi ci comportiamo come prima, allora non serve a niente. Divulgare è anche azione, è comportamento.

La semina fatta da Neri sta per germogliare e lui ci chiede “dove avete messo il cibo che Lui vi ha dato?”. La metafora delle spighe è perfetta: ogni spiga di grano rappresenta una cerchia, un centro spirituale, tra i quali c'è ovviamente anche il nostro, uno dei quattro più importanti al mondo. E i chicchi della spiga siamo noi tutti, che siamo UNO, una sola spiga. Gesù è il Raccoglitore, raccoglie i chicchi (noi) e li mette nel granaio.

Dice Neri: “Voi tutti siete anime che hanno accettato questa parola per anni ed anni, ma non siete completi, non siete ancora puri nel vostro aspetto. Vi manca la pazienza, vi mancano la virtù e la sopportazione” (Neri 1.6.91).

Il germoglio che avete dentro di voi, nato nella spiga di grano che rappresenta la Cerchia, non basta che cresca, perché poi questo grano verrà spicciolato, ripulito, ed allora, quando sarete pronti, forse ogni chicco di grano, se sarà abbastanza puro e trasparente, potrà a sua volta avere la grande responsabilità di poter parlare di ciò che lui stesso ha imparato.

“È questo che Dio vuole da voi: donate ciò che avete ricevuto. Non mi stancherò mai di ripeterlo e di dirlo. Ognuno di voi ha già cominciato a sorgere, a fruttificare!” (Neri 1.6.91)

Questi messaggi che invitano alla responsabilità, io penso che la mente sia già preparata; se ci danno questi Insegnamenti è perché siamo pronti per riceverli, ma non si riceve se siamo distratti, se non si fa caso a determinati punti che sono la chiave per comprendere. Ti riporto qui sotto parte di tre rivelazioni che possono aiutarti a trovare questa chiave.



“Fratelli Miei, come vi è già stato annunciato diverso tempo fa, il Figlio del Padre e dello Spirito Santo è sulla terra ed ha portato tante cose belle. Ma la più bella cosa che ha portato, è la semina, per seminare tanti chicchi di grano puro, vagliato, benedetto, trasparente, per seminarlo in ogni parte della terra, e questa vostra terra così piena di confusione, potrà trovare così, a poco a poco quella pace, quella gioia che ognuno desidera.

L’ha vagliato, ed ogni chicco di questa sua preziosa semina, rappresenta gli esseri umani più evoluti, pronti per riceverLo, pronti per parlare di Lui, accoglierLo, ed avere così quella grande bellezza umana ad aspettarLo, ad attenderLo: così ognuno potrà parlare di Lui, Gli preparerà la via. Essi sono tutti pronti.

E chi sono questi? Questi piccoli granelli di grano sono coloro che da tempo seguono queste realtà ed hanno avuto per fortuna la preparazione e l’intelligenza, hanno avuto quel contatto nel cuore, nello spirito e nella mente, affinché una di queste particelle possa ingrandirsi: lo spirito che è pronto, il cuore per amare di più, la mente per pensare di più e donare così quella preparazione che a tanti di voi è stata data...

Questi piccoli granelli che dovranno crescere ancora dentro di voi, svilupparsi dentro di voi, dovranno essere la gioia e la pace dell’essere umano della terra. Oh, grandiosità che si illumina e si allarga, si espande e si centuplica al contatto divino!

Voi siete pronti per questo? e altri come voi, saranno pronti per questo?

Chi saprà amare sarà pronto; chi conoscerà la vita vivrà, e nella speranza e nell’umile silenzio di Chi ha seminato, in umile silenzio i Suoi adoratori taglieranno le spighe e ne terranno conto nel granaio, affinché nulla vada disperso.

Nulla sarà disperso nell’attimo in cui tutto risorgerà... bastano pochi di voi che hanno conosciuto ed imparato questa Parola che ormai da anni noi vi diamo in regalo: sono i talenti della vita. Quanti di voi sapranno dire: “Io sono vivo e nella vita conosco la verità, e nella mia libertà di vita farò altre anime libere, perché insegnerò loro la verità da quelli che hanno insegnato a me la verità!”

Ecco, camminate in silenzio, e quando alzerete una mano, alzatela solo per benedire; se aprite bocca, apritela per pregare, e se dovete pensare, pensate solo a Dio!

L’intelligenza non va sprecata invano; l’intelligenza si accumula, si restringe e diventa una sola, perché una sola sarà la Parola: è di Colui che ve l’ha data, e prima di darla ha vagliato bene nel Suo staio, ha vagliato gli esseri umani e ne ha fatto un solo frumento. È il frumento più puro, di tanti granelli tutti uguali; è il frumento che ha seminato intorno a Sé.

Come possiamo riconoscerlo? Oh, lo potete riconoscere dai frutti di ogni giorno che voi saprete dare; lo riconoscerete da ogni parola che voi ridirete; lo riconoscerete dalle azioni che voi farete. E in verità, in verità vi dico, ognuno di voi dirà: “Noi siamo Uno,” e quest’Uno si rinnova e come il frumento, come il chicco e la spiga di grano, ne nasceranno tanti altri ancora.”

(Il Maestro 20.4.91)


“Cristo è già sulla terra e comincia già ad agire. Tanti sono già scesi prima di Lui sulla terra per seminare la buona parola, per preparare la strada per Lui. Sulla terra, oggi, c’è bisogno di questa spiritualità per tanta gente che vuole ritrovarsi, che vuole conoscere, che vuole vivere, respirare un’aria nuova. Allora, come Gesù a quei tempi antichi mandò Giovanni il Battista, questa volta ne ha mandati di più, ne ha mandati dodici che sono sparsi sulla terra. Hanno sembianze umane e parole umane, costumi umili, vestiti tanto umani, affinché l’uomo non si scandalizzi subito al primo impatto, ma debba assorbirli, capirli piano piano, assimilarli a sé per entrare a far parte e conoscere quella Verità che già si incomincia ad intravedere sulla terra.

Non c’è solamente il grande richiamo di questi dodici apostoli che sono venuti in tutte le parti del mondo per portare la loro parola, ma parlano soprattutto a chi la sente ed a chi la cerca.

Quanti di voi, e quanti altri che voi non sapete, conoscono la parola e desiderano conoscere la parola che non hanno mai saputo e potuto avere fino ad ora? L’essere umano vuole conoscere un qualcosa di più di se stesso, ed allora cerca anche questi Centri, cerca persone che possano parlare e possano dire di sé.

Questa parola che è sconosciuta al comune mortale, è molto conosciuta invece nell’intimo dei più evoluti; non dico dei chiamati, perché tutti sono chiamati, ma di chi cerca questa parola, di chi l’assorbe, di chi la sente. L’essere umano allora incomincia a percorrere il cammino della vita, ed in questo cammino sente e cerca la parola che gli dà vita.

Cosa è che ci dà vita? Ci dà vita il respiro, il cibo? No, molte volte è la Parola, questa Parola che emerge da dentro di noi, che si espande all’esterno affinché ognuno la possa ascoltare e meditare. Cosa è la meditazione dei nostri nastri? Non è altro che la parola che ci viene dettata, è quella parola che noi cerchiamo, è quella parola che ognuno di noi ha bisogno di sentire per poter vivere, per poter ascoltare, per poter essere veramente quello che uno crede di essere o vorrebbe essere.

C’è un grande desiderio di entrare a far parte di un mondo migliore, di un mondo nuovo, perché non appagano più oggigiorno quelle che sono le cose della vita terrena: le case, gli abiti, i gioielli… l’uomo non si contenta più.

Questo benessere lo ha riportato allo stato primitivo del proprio essere. Non contentandosi più di quello che ha, è come se non lo avesse più. Allora cerca, cerca intorno a sé e dentro di sé quella Verità, quell’assoluta certezza, quell’immensa, meravigliosa avventura che vuole percorrere su tutta la terra.

Non sbaglio se dico meravigliosa avventura, perché chi crede in Dio e crede nelle proprie capacità e crede in quello che realmente uno è, egli vive e si manifesta in una meravigliosa avventura per ricercare quello che era già dentro di lui: lo spirito!

E cammina col pensiero e la mente rivolti all’Alto? No, fratelli Miei, rivolti dentro di sé, perché la mente vuole scavare e scavare e scavare, e scavare ancora per ritrovare se stessa in questa meravigliosa avventura, che è l’avventura della vita, l’avventura di questo meraviglioso incontro delle sue origini terrene.

Siete anime che hanno accettato questa parola per anni ed anni, ma non siete completi, non siete ancora dei Maestri, non siete ancora puri nel vostro aspetto. Vi manca la pazienza, vi mancano la virtù e la sopportazione. Ecco il compito! Ognuno, fratello della terra, ha il compito ben preciso: a ognuno il suo.

E se voi camminate sulla terra, camminate da grandi, parlate da grandi, offrite da grandi, ma rimanete bambini, perché a Dio piace così. E se dovete urlare coi vostri simili, non urlate da grandi, parlate da bambini, perché Dio vuole così. E se ognuno di voi dovrà urlare coi propri figli, urlate con la tenerezza di un Angelo bambino, perché a Dio piace così.

Chi urla si perde nel proprio grido. Chi parla trova la parola. Chi mormora raccoglie i frutti della propria parola. Chi pensa o medita, ha raccolto la gioia del proprio spirito. Ecco, e se a voi un giorno piacerà ascoltare e meditare, meditate come un bambino, perché Dio vi vuole così.”

(Neri 24.4.91).


“Niente è a caso, tutto è pronto, perciò il chicco di grano trasparente è un chicco di grano puro. Quando dovrà crescere e crescerà la spiga con tanti chicchi, saranno gli apostoli. Ogni spiga di grano rappresenta una Cerchia, fra cui una delle nostre, e da questa Cerchia nasceranno tante altre cose meravigliose, perché poi ci sarà la grande responsabilità che ognuno di voi si dovrà accollare per poter parlare nel mondo. E questa iniziazione di poter parlare voi l’avete già, la grande responsabilità di essere a contatto, non solo con la vostra Cerchia, ma con Dio, questo Dio che è Luce divina.

E il germoglio che abbiamo dentro di noi, nato nella spiga di grano che rappresenta il Gruppo, rappresenta la Cerchia, non basta che cresca, perché poi questo grano verrà spicciolato, ripulito, ed allora, quando sarete pronti, forse ogni chicco di grano, se sarà abbastanza trasparente, potrà a sua volta avere la grande responsabilità di poter parlare di ciò che lui stesso ha imparato.

Ecco la meravigliosità! E questa Cerchia, questo Gruppo spirituale è che ognuno di voi deve essere un piccolo seme, un germoglio, un granello di grano. Cominciate fin da ora, già che questa iniziazione è fatta. Noi desideriamo questa consacrazione. Ecco perché cerchiamo voi e in mezzo a voi le anime che più si amano, le più semplici, le più pure, queste anime meravigliose che hanno appreso la Parola e nella loro mente la sanno sviluppare. Se ognuno di voi, perché nulla viene a caso, è un chiamato, avrà anche una responsabilità, non obbligatoria, ma una responsabilità dentro di sé di poter distribuire ciò che lo Spirito Santo ha dato ad ognuno di voi: il seme dell’amore, il grano dell’evoluzione, perché ogni piccolo granello deve fare la sua spiga, deve germogliare e donare.

Pensate a tutte le cose che ci hanno detto, se andassero perdute non avrebbero più valore e tutto si perderebbe col calar della notte! Ma noi siamo pronti a questo? Dobbiamo essere pronti a questo, perché Lui ci ha seminato sulla terra e ci aspetta, affinché Lui Stesso venga a raccoglierci e a raccogliere i frutti che noi abbiamo saputo darGli.

Il frutto che Lui ha dato lo rivuole: i famosi talenti. Ma non vuole raccogliere solo il chicco che ha seminato, vuole il chicco ed i frutti, perché questo mondo ha tanto bisogno di spiritualità, questo mondo ha bisogno di conoscere un Dio che non conosce, tante anime soffrono perché non si sentono in pace e non conoscono la gioia di un contatto d’amore!

Ognuno di voi che ha raccolto il grano della Vita, che ha raccolto il cibo ed ha riempito totalmente le proprie sacche invisibili della conoscenza che vive nella nostra mente e nella nostra parola, deve saperle distribuire nella maniera in cui Lui ci ha saputo donare senza chiederGli il più. Sappiamo donare quello che Lui ci ha dato, sappiamo ancora ricevere quello che Lui ci darà!

È questo che Dio vuole da voi: donate ciò che avete ricevuto. Non mi stancherò mai di ripeterlo e di dirlo. Ognuno di voi ha già cominciato a sorgere, a fruttificare! E in verità, in verità vi dico, ognuno di voi dirà: “Noi siamo Uno,” e quest’Uno si rinnova e come il frumento, come il chicco e la spiga di grano, ne nasceranno tanti altri ancora.

Ecco, Io vi lascio la vita e prendo la vostra vita, la prendo in custodia e la proteggo, l’accarezzo e la porto nella Mia Via, poiché la Mia Via non ha fine, la Mia Via non ha confini, la Mia Via si prolunga nell’eterno spazio dell’universo e si rinnova e diventa sempre più candida, più pura... la Via della Verità di un Amore infinito che non si consuma, di un Amore infinito che vive.”

(Neri 1.6.91 su 20.4.91)
Campana
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