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Domanda n.40: "Il sorriso di Gesù"

sabato, 16 giugno 2018

Domanda:
"Cara Maria, le immagini di Cristo nell'iconografia tradizionale sono tutte di un Cristo in croce, sofferente, piangente. Raramente lo si vede sorridere. E, se ci facciamo caso, anche nei Vangeli canonici non si è mai letto di Gesù che sorride o che parla del sorriso. Eppure il Suo insegnamento era basato essenzialmente sull'Amore, e dunque amore comporta sorriso. Come si può spiegare questa contraddizione?"

Risposta:
"Cara Anna, la contraddizione sta nella visione colpevolizzante che la Chiesa tradizionale ha voluto dare al messaggio evangelico, che si basa essenzialmente sul peccato e sulle pene da espiare per conquistare il paradiso. Questa visione non tiene conto del punto fondamentale che è il nostro essere divini, non considera la gioia nel percorrere un sentiero che ci riporta a Dio, insomma non tiene conto del fatto che noi siamo scintille di Dio e che siamo in cammino, pur con mille sofferenze terrene, ma con il sorriso sul volto, così come con il sorriso sul volto è sicuramente Gesù nella vita vera.

Lo Spirito è sempre sorridente.

Noi, che siamo ormai coscienti di questa consapevolezza, dobbiamo imparare a fare da spettatori alle nostre ed alle altrui pene, dobbiamo, sì, condividere con empatia, ma anche accettare senza lamentarsi (l'esempio massimo di questo comportamento lo ha dato Madre Teresa di Calcutta). Perchè questo? Perchè non ci si deve disperare, non si deve avere paura: occorre fidarsi del disegno divino, essere sicuri che siamo sempre aiutati. Avere questa convinzione senza incertezze significa avere fede. E averla senza lamentarsi, ma anzi con il sorriso in volto.

Puoi leggere anche la domanda n.10 sull'ottimismo e sull'uomo spirituale. Comunque, qui sotto Ti indico alcune letture su questi punti, partendo da un gioioso messaggio che ci ha dato papa Giovanni XXIII in occasione della Pasqua di anni fa.





"Molti anni fa (per noi esseri umani, ma in realtà "oggi"per l'altra dimensione) papa Giovanni XXIII volle portare "la gioia della Pasqua" a tutto il gruppo del "Sentiero" di Neri, e con essa i suoi auguri e la sua benedizione. Questa rivelazione è toccante per la sua semplicità e proprio per questo assume un valore assoluto. Ve ne riportiamo il testo integrale, insieme agli auguri di Maria e del Centro perchè tutti viviate una Pasqua non solo di meditazione e di preghiera, ma anche di amore e di gioia. "Dovete essere sorridenti, perché si costruisce solo col sorriso! capito? col sorriso!": questo è l'invito di papa Giovanni. 
Ecco il suo messaggio:

"Ecco: la pace, la pace, la pace! portatela nel mondo col sorriso, perché il sorriso ve lo do io! Oh! E allora anch’io vado via con la vostra benedizione. Il mio sorriso ed il vostro sorriso, siano uniti sempre, sempre, in questo delizioso momento! perché tutto si appaga e tutto si costruisce col sorriso! Quante volte io vi vedo nervosi, arrabbiati! no! dovete essere sorridenti, perché si costruisce solo col sorriso! capito? col sorriso! Allora io sono con voi sempre, e benedetto sia il giorno che vi ho conosciuto. Benedetto sia il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, che nella Loro magnificenza mi hanno fatto conoscere voi, e tanti come voi che voi non conoscete. Pace a tutti."(Papa Giovanni XXIII, 15.4.92)



"Il libero arbitrio è negativo, ma se tu fai del bene, il tuo libero arbitrio diventa positivo, o meglio, il tuo Karma ha vinto sul libero arbitrio. Attenta! Molte volte però vengono date prove che costano, costano moral­mente, spiritualmente e costano soprattutto nell’orgoglio. Allora, cosa avviene in ognuno di voi? La ribellione. Si sente offeso, quasi si sente morire. Ma invece no, dovrebbe sorridere, ognuno di voi deve imparare a sorridere durante tutta la giornata e durante i giorni a venire. In tutto ciò che succede deve sorridere, sia nel bene, che nel male, e soprattutto accettare, e soprattutto quella piccola parola che spesso viene dimenticata e che si chiama umiltà.

Con l’umiltà non esistono più domande, perché non c’e più bisogno di risposte. Se un essere ha l’umiltà, tutto si completa in lui, perché umiltà significa accettazione, umiltà significa sacrificio, umiltà significa amore, umiltà significa vivere nella Luce divina, umiltà significa proiezione d’Amore attraverso tutto l’universo. Umiltà significa rinascere, umiltà significa vivere, umiltà significa rinnovarsi, umiltà significa essere e vivere con Dio."
(Luigi. 23.9.87)



"Voi siete i messaggeri: parlate a chi vuole udire, ascoltate chi sa parlare, meditate con chi sa pensare, pregate con chi sa amare; unitevi con chi sa essere unito, beatevi con chi sa veramente vedere con l’occhio dell’anima, che è lo Spirito Santo e illumina in ognuno di voi. Siate vivi con chi non sa vedere la vita.

Risvegliate i sordi ed ai muti date la Parola con la vostra parola. Abbracciate i poveri e gli umili e gli innocenti. Sorridete con chi soffre.

Solo allora Io potrò domandare a voi come avete speso questi talenti che ora Io vi ho dato. Dov’è il vostro talento? Dove li metterete? Come li userete? In questa innocenza, vostra partenza, Io vi abbraccio, e come umile Pastore Io vi guido: sono con voi fino a che voi sarete con Me. La pace sia con voi." (Il Maestro 21.6.86)



"Voi andate alla ricerca per comprare la cosa più bella: lo Spirito Santo, per comprare la conoscenza, per comprare la sapienza, per comprare l’umiltà, per comprare la bontà, per comprare l’amore di Dio! E camminate con questa vostra veste, col vostro bagaglio di affanni, per cercare in questo selfservice della vostra vita, tutte le cose che più vi piacciono.

Ebbene, ci sono queste cose, vi sono date a portata di mano tramite la conoscenza, però dovete pagarle queste cose! È troppo facile arrivare e prendere, e buttare dentro il cesto tutte queste meravigliosità, se poi non avete il denaro per com­prarle, queste bontà.

Ecco, allora si deve durare fatica nella vita, e la fatica più grande è l’umiliazione, la fatica più grande è saper donare. E allora, se non avete la moneta dell’accettazione, se non avete la moneta dell’orgoglio, se non avete la moneta della vostra sofferenza, se non avete la moneta della vostra umiliazione, come potete fare a comprare le cose necessarie per la vostra vita, per la vostra evoluzione?

Voi non ve ne rendete conto, ma già lo state facendo. Durante la vostra giornata, una piccola parola spesa bene, è la moneta per la vostra evoluzione. Aiutare un amico con la parola, è la moneta del vostro egoismo. Se siete umili coi vostri figli, è la moneta della pazienza. Se sapete perdonare, è la moneta del vostro orgo­glio. Ogni cosa ha la sua moneta, che parte da voi. Questa moneta invisibile e dolorante, si fa sentire sempre! Tu fai una buona azione: hai speso la moneta della tua carità! Vedi come è tutto facile? L’importante è sapere che questo esiste. Quello che tu fai e ti viene chiesto per piacere, è avere speso sorridendo la moneta della tua pazienza." (Luigi 3.10.90)
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