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Domanda n.45: " Noi siamo dei"

mercoledì, 16 gennaio 2019

Domanda:
"Cara Maria, non ho trovato serenità nei riti della Chiesa cattolica, non mi ci ritrovo con le regole del Islam, anche il buddismo non calma la mia inquietudine. Ho letto tanti libri, sono andato a tante conferenze, ho avvicinato tanti gruppi, ma ancora non ho trovato la mia strada.
Poi sono capitato per caso nel vostro sito "Il Sentiero" su internet, ho letto molte delle rivelazioni che contiene, ed ho capito una cosa: che voi avete un bene che nessun altro ha, voi tramite il Mezzo Neri Flavi AVETE DAVVERO ASCOLTATO LA PAROLA DI GESU' e di altri maestri spirituali. Ora cerco di approfondire e di trovare risposte.
Ad esempio, leggendo sul sito la domanda n. 41 di Lucia ("Il dolore ci purifica"), mi chiedo: come fa il dolore ad essere un aiuto? Come facciamo a migliorarci se affoghiamo nei dispiaceri e nelle disillusioni? Come si fa a fare l'evoluzione di cui si parla nel vostro sito se siamo sommersi da disagi e sofferenze?".

Risposta:
"Caro Francesco, intanto non c'è differenza tra le varie credenze, perchè il percorso è lo stesso per tutti ed è uno solo. Neri diceva che il cammino è come una ruota: la Luce è il centro e i raggi sono le tante strade che esistono per arrivare al centro, alla Luce. L'importante, semmai, è "andare oltre" (Luigi 21.6.89), non fermarsi alle regole, ai riti e ai dogmi, ma andare avanti, superare la divisività delle religioni, andare oltre le differenze religiose, che generano solo contrasti, lotte e persino guerre (pensa alle stragi di religione che si compiono ancora oggi in varie parti del mondo).

E questo andare avanti vuol dire cercare quel centro, quella Luce, non fuori o lontano da noi, ma dentro noi stessi, perchè tutti noi, anche se molti non se ne rendono conto, abbiamo una particella di Dio, ed è lo Spirito, la scintilla divina, custodita dentro la nostra anima. E per andare avanti non abbiamo bisogno di intermediari, non sono necessari filtri tra noi e lo Spirito. E non sono necessari luoghi particolari. Certo, se vuoi, puoi andare in chiesa o in un monastero, oppure in cima a un monte, puoi fare tutto quello che ti detta il cuore, ma alla fine è dentro di te che trovi Lui, e con Lui puoi parlare direttamente (attraverso la meditazione e la preghiera) ovunque tu sei, anche nella tua stanza.

Quanto al corpo, questo è solo uno strumento: è il veicolo che serve all'anima per fare la sua evoluzione. Prima di ritornare sulla terra, l'anima riprende il corpo (in genere ricrea lo stesso che aveva nella vita precedente) e con quello si reincarna per fare evoluzione in base al karma che ha scelto.

E' il dolore che ci fa fare evoluzione, ecco perchè ci purifica. Non si migliora nel benessere, la coscienza si risveglia solo nel dolore e nelle tribolazioni. Il dolore fa bene, fortifica l'anima, unisce le persone. E il male ha sempre un senso, basta aspettare per scoprire che da esso scaturisce un bene che può riguardare solo la nostra personale evoluzione, oppure quella di un familiare, o dell'intera famiglia. Dunque il male va consapevolmente accettato.

Dunque, è attraverso la sofferenza che alla fine di un percorso evolutivo personale, si abbandonerà la nostra personalità e ci si riunirà con il Divino.

Per fare ciò, l'amore spirituale, disinteressato, incondizionato, è fondamentale! L'amore comprende tutto: perdono, accettazione, umiltà, sacrificio, rispetto, solidarietà; tutto! Senza amore non ci può dunque neanche essere quella serenità che tu, come tutti, cerchi.

Il messaggio di Gesù (o Krishna, o Budda o chi vuoi: sono tutti la stessa Vibrazione di Luce) è semplice: amore! Così semplice che pochi lo hanno capito!


Puoi leggere al riguardo, tra i tanti messaggi, questo Suo illuminante insegnamento:


"Se Dio ha detto e ha fatto l’essere umano sulla terra a somiglianza Sua, Io vi dico che non è certo per il vostro corpo, ma è per la vostra anima, per il vostro spirito, che è vibrazione in questo momento. Se è vero che la vostra sensibilità rimane solo nella vostra mente e in un po’ di sentimento, in una poca presenza della propria sensibilità, è anche vero che in ognuno di voi quella piccola anima, così piccola, può arrivare ad espandersi in tutto l’universo, perché altrimenti non sarebbe una particella di Dio.

Ecco perché ha detto che siete a somiglianza Sua: perché ognuno di voi è parte di Dio. E chi disse “voi siete dei” (vangelo di Giovanni, 10,34) non si riferiva certo al vostro corpo, non si riferiva certo alle vostre vesti, non si riferiva certo al vostro essere così fortemente sviluppato nell’egoismo, fortemente sviluppato nel proprio io interiore, ma lo disse certo per quella presenza che è in voi, che si chiama anima divina. Non lo dimenticate mai!

Il vostro corpo non è altro che un piccolo tempio che ha in custodia quest'anima. Non è l’anima che deve sviluppare e rendere evoluto il corpo, ma è il corpo che serve per sviluppare l’anima: è questo che serve a voi, su questa terra, per fare la vostra evoluzione.

Oh, quante tristezze, quanti affanni! Voi dite: “Dov’è Dio in me, poiché io soffro tanto?” Ma è proprio nella sofferenza che voi trovate l’evoluzione.

Non è forse nella sofferenza che Cristo ha trovato sulla croce, che è stato riconosciuto veramente come Figlio di Dio? Non è forse nella sofferenza che San Francesco e molti altri Santi hanno dovuto essere di esempio nel loro quotidiano passaggio su questa terra? Non è forse nella sofferenza che ognuno di voi passa ed evolve giorno per giorno, si ritrova intimamente più evoluto, intimamente più puro, intimamente più calmo, più quieto e più felice?

Perché è il dentro che deve sviluppare, non è certamente il fuori. Ecco che allora molti esseri umani sviluppati nella loro intelligenza....non è altro che da questa che si distingue la loro evoluzione.

Prendete esempio dalla pianta, la piccola quercia che diventa grande e nella sua grandezza rimane sempre un albero. Ecco, Io vi dico che il vostro corpo fa parte della natura! Immaginate il vostro corpo pieno di scorie come la buccia o la scorza dell’albero, ché esso è fatto in mille pezzettini, ma se voi lo ripulite, interiormente è liscio, se voi ne approfondite lo trovate tenero e bello, e lì c’è veramente la sorgente di vita: mentre il fuori si purifica e cambia veste, interiormente egli cresce. E' come voi, l’essere umano cresce nella propria anima e si sviluppa, perdendo così e cambiando veste al proprio corpo e liberando così la propria anima.

Non potete dire che un diamante tuffato nel fango non è più un diamante! E così anche voi, che siete così belli interiormente! Dovete solo vincere la vostra espressione della vostra anima."



(Il Maestro 22.3.88)
Campana
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