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Domanda n.98: “Il colore dell'aura” (e l' evoluzione dell'anima)

sabato, 19 giugno 2021

Domanda:
Cara Maria, nella precedente risposta, la n.97, tu hai spiegato che cos'è l'aura o aurea e hai detto come si forma. Potresti ora dirmi qualcosa sul suo colore? Quando si forma il colore, se cambia e come, qual'é la scala di questi colori dell'aura, qual'é il colore finale al termine dell'evoluzione?

Risposta:
Cara Emma, l'alone luminoso chiamato aura o aurea, si forma già nel neonato, non appena lo spirito è entrato in lui (il che avviene al taglio del cordone ombelicale), ed è prana che prende colore e forma del corpo. Il colore dell'aurea in quel momento è quello dell'evoluzione dell'anima del neonato. Poi cambierà nel corso della sua vita a seconda del suo comportamento, via via che cresce. Quel colore iniziale può restare lo stesso solo se non si comporta bene (indietro, però non si torna, al più si resta fermi), oppure migliorare una o anche più volte.

Come sai già, l'aurea è il nostro corpo astrale, emanazione dello spirito, e la luce altro non è che l'aurea dello spirito. I Maestri e le guide in base all'aurea vedono l'evoluzione dell'essere umano dal colore. E la scala dei colori è la stessa dell'arcobaleno, quella che Dio ha creato, formata dai sette colori principali: se uno non è evoluto, ha i colori più scuri, il nero e il blu. Poi, se fa evoluzione, passa al verde, poi al marrone, al rosso, al rosa, all'arancione, e poi al giallo, ma tutti questi colori hanno infinite sfumature e dunque prima sarà, ad esempio, un colore denso, carico, poi sempre più chiaro fino a diventare quasi trasparente, per poi passare al colore successivo.

Spiega Luigi che “il corpo emana un piccolo calore che al di fuori del corpo è appena di un centimetro, ma l'aurea è molto più larga” (Luigi 14.2.85) e Neri aggiunge che, facendo evoluzione, “l'aurea si assottiglia, ingrandisce, cioè si alza, si allarga e diventa più chiara, prende il colore della luce” (Neri approf. 11.1.92 su 15.4.87). Un Maestro come Neri ha il colore dell'oro: “quando il veggente vede l’oro, vede nell’essere umano l’uomo arrivato, vede il Maestro, il Guru.”(Luigi 4.5.88)

Il colore dell'aurea fa parte dell’evoluzione dell’anima e del piano che occupa, indica la nostra evoluzione, la nostra appartenenza ad un certo piano evolutivo. Se noi vogliamo migliorarci, veniamo affiancati da uno spirito Guida di un piano superiore al nostro che ci dà il suo aiuto: “da quel momento, a poco a poco la vostra aurea cambia colore assumendo quello di un piano superiore che volete conquistare, a cui volete arrivare.” (Fratello Saggio 25.2.83)

Infatti, l'aurea rappresenta il grado di evoluzione: nei primi tre livelli è come una nebulosa indistinta, poi, solo a partire dal quarto livello evolutivo, si forma e prende colore. Lo scienziato russo Kirlian, circa ottanta anni fa, ha dimostrato l'esistenza dell'aurea con una particolare camera fotografica di sua invenzione, tutt'oggi utilizzata.

Quando l’aurea del corpo sarà limpida e chiara come la luce, non dovremo più reincarnarci (Luigi 18.1.89).
Su questi emozionanti argomenti ti segnalo una rivelazione del Maestro e tre approfondimenti di Neri.



“Quand’è che l'essere umano prende la prima forma di conoscenza? Al quarto piano evolutivo. Perché al quarto? perché al quarto era giusto che queste componenti si foggiassero, si fondessero fra di loro e trovassero armonia sia nel campo dello spirito che dell’anima. Spirito ed anima si dovevano incontrare e armonizzare fra di loro ed il campo etereo; la vostra aurea doveva prendere consistenza. Finalmente nasceva l’essere umano che cominciava a ritrovare la conoscenza.

Perché ho detto il quarto piano astrale? Perché nel quarto piano astrale lo spirito dell’uomo che trapassa, il suo luogo di riposo é nel regno di Shambhalla (che comprende i piani dal quarto in avanti), dove inizia la preparazione veramente pura di uno spirito spirituale.

Finalmente era nata la conoscenza, una conoscenza di un campo magnetico, di un campo di un’intelligenza che poteva cominciare a ragionare. Finalmente si sviluppava l’aurea intorno al corpo causale, che cominciava a prendere calore, colore e forma. Perché queste tre cose hanno preso posto solo così tardi, intorno al vostro corpo? Perché il calore, è il calore della rinascita, è il calore della captazione di uno spirito che non vive solo prigioniero in un corpo, ma è finalmente in contatto con Dio. Ecco perché questi Insegnamenti a voi fatti sono di conoscenza. Prendeva forma di un’intelligenza.... è la forma di un calore divino, di un colore. Prende la forma del piano astrale e prende così la forma di una conoscenza spirituale sempre più avanzata!

Ma in questa forma che vi viene donata nuova, questa vostra aurea si trasforma come una nuova rinascita a un’espressione nuova di una vita, di un corpo astrale che si forma più purificato, più intelligente, più amoroso, più integro e difeso dallo stesso spirito che vi avvolge, facendo più trasparente la vostra anima. Facendo più trasparente, sorridente il vostro corpo umano, rende più concreta la vostra aurea che si foggia in un nuovo corpo, in un nuovo spirito di una nuova venuta, di un nuovo trapasso che dovrà ritornare rinnovato.

Ma quand’è che si rinnova? Si rinnova solamente con l’espressione di amore spirituale di questa vita, che è la preparazione di una nuova vita, di un nuovo trapasso, di un nuovo essere che si sta preparando già fin da ora per un nuovo ritorno sulla terra: migliorato, foggiato, più luminoso che mai, più colorato, più intelligente!

Io vi ho voluto spiegare un po’ quali erano tutte le cose e tutte le evoluzioni fatte a poco a poco lungo i trapassi delle vostre vite, lungo i trapassi del vostro essere.

Oggi, molti di voi stanno cambiando forma… attenzione! Cambiate forma come il seme che sboccia e mette le sue piccole foglioline, ma non può dire che è un albero! Però quello che importa per molti di voi, è che il seme è sbocciato, ha messo le prime foglie, si sta concretizzando, cambiando la vostra forma aurea, cambiando la forma del vostro essere, facendosi più bella e pura.”

(Il Maestro 13-10-1993)


“L’essere, a quei tempi, non aveva ancora preso la forma e non aveva colore. La sua aurea era come una nebulosa, come una nebbia che non aveva né presenza né colore né calore. La sua iniziazione spirituale era tutta da incominciare; tanto che si vedono lontano nel tempo i famosi sacrifici umani: chi li faceva non aveva né calore né colore. Perché? non aveva la conoscenza. Sacrificando un essere umano, lui era ancora simile alla bestia, non aveva preso in sé la prima conoscenza, quel tantino di conoscenza che lo faceva salire per comprendere che l’essere umano che lui stava per uccidere o sacrificare, era identico a lui!

Mentre fino al terzo piano evolutivo l’essere umano si è dibattuto senza avere nessuna conoscenza, al quarto piano evolutivo era giusto che cominciasse a comprendere. Con l’andare del tempo l’uomo sente il bisogno, il desiderio di sentire e sa che c’è qualcosa di superiore. Comincia finalmente ad adorare un qualcosa che non può essere neanche la verità, ma sente il bisogno di cominciare ad adorare un qualcosa che è superiore, ché sa che esiste un qualcosa di superiore al di fuori di lui stesso, della sua mentalità, della sua capacità di comprendere, di essere e volere.

Comincia ad adorare gli idoli di pietra: solo allora è stato il primo risveglio di pensare che c’era qualcosa di superiore; non sapendo che cosa, si attacca nella sua conoscenza interiore umana, si risveglia, comincia a conoscere e a dire che c’è qualcosa di superiore. Comincia con gli idoli di pietra, con le bestie, il falco, il bue e tutto il resto; poi alla fine, piano piano, sempre andando avanti passo passo chissà in quante reincarnazioni, si comincia ad adorare il sole. Il sole è il più grande risveglio che l’essere umano comincia ad avere, perché il sole non è altro che l’Espressione divina del Dio vivente: è l’immagine che dà colore e calore.

L’essere umano che si risveglia e comincia a conoscere che c’è una Luce, comincia a ragionare che solo una Luce gli può dare questa grande, meravigliosa forza di una superiorità interna dentro di lui. Qualcosa si risveglia, lo spirito si accende, l’anima comincia a comunicare con la mente; la mente comincia il suo ciclo di un ragionamento infinito dentro di lui e trova la sua perfetta conoscenza nell’Amore divino. Trova l’esistenza di un sole, di un sole che riscalda, di questo sole tanto lontano che giunge all’essere umano e gli dà la conoscenza.

L’uomo conosce Dio in una forma sua, in una forma che è prettamente umana, però un uomo che sapeva che esiste una grande Spiritualità, un grande Essere interiore; l’uomo non si sente più solo, dentro di sé comincia a sentire il calore. Cos’è il calore? È la forma umana che gli dava amore.

Il colore era l’intelligenza che prendeva forma. L’intelligenza che si sviluppava, cominciava a parlare e il suo aspetto fisico, materiale, umano e spirituale prendeva conoscenza e forma spirituale. La prima forma spirituale, ché l’uomo della terra finalmente comincia a dibattersi meno, perché sa che c’è qualcosa di grande e di superiore.”

(Neri, approf. 20.10 .93 su riv. 13.10.93, pag. 5)


“Il colore è l’aurea che abbiamo intorno al corpo, è il colore della vostra evoluzione. Quando voi sentite più simpatia per una persona e meno per un’altra, sono i colori in maggioranza che si uniscono. Perché? sono i colori della nostra aurea che si intreccia e si ritrova, che porta i colori dell’uno e dell’altro… si toccano, si fondono, si ristaccano, si rincontrano, fanno questo lavoro anche se sono lontani. Due che si vogliono bene, veramente bene e quando si pensano provano gioia d’amore nel cuore, … in quel momento i due loro colori si incontrano e si intrecciano! Pensate!, il verde col verde, il rosso con il rosso, il giallo col giallo si riuniscono, colore con colore. Fa parte di un’evoluzione, fa parte che vivete tutti e due nello stesso piano astrale; è facile che allora la vostra evoluzione, il vostro spirito che emana questi colori… perché noi siamo una pulsazione continua... In quel momento uno sente una gioia improvvisa e non sa il perché ha questa gioia.”

(Neri, approf. 26.2.94 su riv. 25.2.94, 2°, pag. 13)


“Vi voglio portare un esempio e voglio che questo esempio vi rimanga nella mente (il Maestro Neri mostra una candela accesa che tiene fra le mani). Immaginate che questo sia il vostro spirito (e indica la fiamma), la candela è il corpo. Se voi osservate bene, questa candela ha formato l’aurea. Molti di voi non la vedranno, però non possono negare di vedere la luce che essa espande. Questa è l’aurea, e voi vedete quanto può, nella sua espansione, illuminare! Dove questa illumina è l’aurea. E così in ogni corpo umano -che contiene lo spirito- si forma l’aurea, l’aurea che è nata dalla Fiamma, dalla Luce, dalla Divinità. Il nostro spirito è un fuoco, è una fiamma viva che riflette e fa l’aurea: non si può dire che questa brucia e non dà luce, poiché con questa misera candela io vedo tutti i vostri volti illuminati! Pensate, perciò, se la piccola fiamma di questa candela può illuminare, può fare un’aurea di luce così grande, quanto il nostro spirito si può espandere... molto di più! Pensate alla forza del nostro spirito! È che noi non lo vediamo, come voi non vedete i colori che la candela dà, però vedete la sua luce, vedete i confini della sua luce, fino al punto che piano piano va a sparire e si ferma. Ma è così fragile, perché ogniqualvolta il vostro corpo sbaglia, la fragilità di questo spirito si ripercuote. Non è eretta la fiamma, ma dondola a destra e a sinistra, si sprigiona e la fiamma e l’energia in essa contenute si disperdono e non arrivano più di tanto.

Cosa avviene degli sbagli che ognuno di noi può fare? Il corpo fisico si ammala, poiché il dispiacere che noi procuriamo dentro di noi al nostro spirito, esso non è in grado, per alcuni attimi, di contenere, controllare, proteggere il proprio corpo, perché noi lo abbiamo offeso! Gli abbiamo dato questo dispiacere; perciò la fiamma perde la sua potenza, in quel momento perde la sua prontezza. Quindi il nostro corpo, in quel momento lì, si ammala: dolori di testa improvvisi, ecc...

Ecco la grandezza di quello che può essere il nostro spirito. Noi siamo esseri divini! La piccola fiamma di una candela.... questa candela è solo l’esempio dello spirito che abbiamo dentro di noi, fa comprendere quanto può essere più grande lo spirito che noi conteniamo! quanta più energia può dare! La candela, guardate, addirittura riflette ed ha la forza di proiettare le nostre immagini molto lontano, ed è una piccola candela con una piccola fiammella!”

(Neri, approf. 4.2.95 su riv. 18.5.88, pag.3)
Campana
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