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Domanda n.123. “Il messaggio di Emmanuel” (Guardiani del tempo fuori dal tempo)

domenica, 8 gennaio 2023

Domanda:
Cara Maria, ho letto la tua risposta alla domanda n.80: ”Noi siamo Luce: diffondiamola”. Io non seguo il vostro sito, fino a due anni fa ero totalmente digiuno di questi argomenti, poi un giorno, cercando qualcosa sul concetto di karma, ho visto che c'era su internet il vostro Centro. Ora sono uno dei vostri “nuovi utenti”, anche se in realtà non così tanto assiduo.... La mia domanda è solo una curiosità. Di cosa parla il messaggio di Emmanuel citato nella tua risposta? Chi è esattamente Emmanuel? E chi o che cosa sono le figure come lui?

Risposta:
Gli argomenti della domanda n.80 sono molto importanti e perciò ho deciso di ritornarci sopra oggi che il mondo pare davvero avvolto nel buio più profondo.

Il primo argomento è il male, di cui tanto si parla da sempre. Va ribadito che il male non c'è nella creazione, il Divino è solo amore. Il male esiste perchè siamo noi che lo formiamo con i nostri pensieri negativi e con le nostre azioni malvagie. E lo si può combattere soprattutto mandando Luce. Se ne è parlato più volte (risposte alle domande nn. 29. 73 e 107).

Ma torniamo alla n.80. Noi del Centro di Ricerca Spirituale “Il Sentiero” di Neri Flavi riceviamo molti messaggi dal piano astrale, cioè dal mondo delle Entità spirituali. Tutti noi abbiamo delle guide (alcuni li chiamano angeli custodi) che ci seguono e ci suggeriscono come perseguire il bene e trovare la serenità dentro di noi. Sta a noi captare questi suggerimenti, cosa non facile nel frastuono della vita terrena (ecco perché serve ricorrere al silenzioso rifugio della meditazione).

Sul sito troverai, nel menù, quali sono le guide del nostro Centro. E scoprirai che il Maestro è la Guida principale. Lo si può definire “Il Maestro dei maestri” o anche “La Guida delle guide”, è Colui che ha indicato il "Sentiero", che ha suggerito come percorrerlo e che ha incitato all'impegno durante questo cammino verso il Divino. Il Maestro è Colui che nel corso di tanti anni, dal 1980 fino al 1995, ha portato -attraverso Neri Flavi- i suoi insegnamenti ad ogni nostra riunione, dando così la Sua impronta alle nostre conseguenti domande e riflessioni.

Questo Maestro è per noi Gesù, ma può essere chiamato Buddha, o Krishna, o Maometto o come uno vuole chiamarlo, perché sono tutti espressione di un'unica Verità che ha preso nomi diversi a seconda delle realtà geografiche (e storiche) in cui si è calata, tutti una stessa ed unica pura Vibrazione astrale che è scesa sulla terra e ha preso un corpo umano per mostrarsi a noi nelle varie epoche e che noi abbiamo chiamato Gesù. “E tutte le Proiezioni Divine apparse nei secoli da quando esiste l'uomo sono tutte fiammelle della stessa fiamma, tutti carboni della stesso fuoco, tutte espressioni della stessa Grande Luce.”(Giuseppe 5.12.93)


Marco, una delle nostre guide ci ha rivelato quali sono state nel corso dei secoli le Emanazioni del Divino (v. in fondo la rivelazione 1.10.83).

Venendo alla tua curiosità, Emmanuel, che in ebraico antico vuol dire “Dio con noi”, è un nome che compare per la prima volta nelle profezie di Isaia dell'Antico Testamento per indicare il Messia (Is. 7,14 e 8,8-10), e che viene ripreso nel vangelo di Matteo come appellativo di Gesù (Mt. 1,23). Queste sono le uniche due volte in cui compare il nome di Emmanuel, la prima come nome proprio e l'altra come titolo onorifico attribuito a Gesù il Messia (da ricordare che un altro nome di Gesù che troviamo nella Bibbia è Isa, diminutivo di Isaia).

Ebbene, che “il Maestro dei maestri”, cioè Gesù ci abbia mandato un messaggio “firmandosi” con questo suo antico nome/titolo di Emmanuel, oltreché un enorme onore per noi, è un segno altamente emblematico: conferma che il Disegno Divino è unico, lo stesso di sempre e da sempre, un Disegno che avanza e prosegue nonostante tutte le malvagità e gli ostacoli che buona parte dell'umanità frappone.


Il Messaggio che abbiamo ricevuto da Emmanuel è questo:
”Date ciò che non è vostro, non lo tenete per voi, ne avrete abbastanza per la vostra vita; donatelo a chi ne ha bisogno, è questo il compito che avete. Non siete qui per voi e basta, sarebbe puro egoismo prendere e non dare niente per la paura di rimanere senza. La luce è infinita, ne fate parte e non finirà mai! Abbiate questa consapevolezza dentro di voi e trasmettete la Luce a chi vi circonda.” (Messaggio dall'Astrale n. 145 del 30.1.2020 )


Aggiungo anche che il padre di Emmanuel/Isa/Gesù, cioè Giuseppe, figura poco valorizzata nella Bibbia, ma invece importantissima nella storia della spiritualità, ci ha lasciato un messaggio che ci svela nuovi e straordinari aspetti del Disegno Divino e delle Entità che lo stanno realizzando. Te ne riporto una parte:

"Il Profeta Isaia è un grande Profeta; uno fra i primi, fra i più grandi; è il Profeta che vi ha guidato fino ad oggi e che si è fatto chiamare Maestro e che è il Maestro, perché il Profeta Isaia un giorno si presentò al mondo come Gesù Cristo il figlio di Dio! Ma non si concluse però la grande missione del Profeta Isaia e tanto meno si è conclusa ancora quella di Giovanni il Battista, che sempre vive sulla terra per convertire e battezzare la gente chiamandola a sé!...Nel vostro cuore e intorno a voi schiere di Angeli pregano insieme a voi! Perciò non siete pochi ma siete tanti tantissimi, cosi tanti da riempire la grande gloria dell'universo intero e poi potete dire con quella gioia cosi grande: "Noi siamo Uno! Noi Siamo Uno con Dio!" (Giuseppe 5.12.93)


E un altro sant'uomo ci ha insegnato: “Ti è già stato detto, fratello, di divulgare. Tu fai come l’avaro che aveva i talenti e li seppellì per non spenderli, e non ebbe nessuna ricompensa. Tu hai il talento, tu hai molte cose che possono giovare alla tua evoluzione, ma la tua evoluzione non incomincerà fino a quando tu non inizierai a divulgare. E, non temere, quando comincerai a parlare, troverai la tua ispirazione. L’ispirazione nasce sempre dal momento in cui uno comincia a parlare od a pregare. Pensate, uno che non ha voglia di pregare, ma incomincia, la voglia gli viene dopo tutta insieme, perché si sviluppa in lui, si apre la porta della spiritualità e della coscienza. E così la parola: parlerai, se parlerai col cuore e non con la mente, poiché la confusione nasce dalla mente, non dal cuore. Parla col cuore ed avrai tutte le parole che tu vorrai." (Giovanni XXIII 22.6.94).

Questo è un punto molto importante. Non si deve avere paura di sbagliare, perché chi parlerà con il cuore sarà ispirato dalle Guide, le parole gli verranno suggerite in modo che le sappia intuire e verranno fuori da sole, è lo Spirito che parlerà per lui: "Siate uniti perché la Verità è una sola e non è la vostra. La Verità è quella divina, la Verità è quella che vi trasforma in esseri superiori, in esseri che devono insegnare. Ma la voce dello Spirito non è irreale, la voce dello Spirito è reale dentro di voi, non dovete fare altro che strappare questa vostra veste! Parlate! Parlate della Voce che vi viene data, perché lo Spirito Santo parlerà per voi.”(Il Maestro 15.7.84)


La Luce è infinita ed è intorno a noi e dentro di noi, diffondiamola!, qualunque sia il nostro credo. Neri diceva che il cammino è come una ruota: la Luce è il centro e i raggi sono le tante strade che esistono per arrivare al centro, alla Luce. L'importante, semmai, è "andare oltre" (Luigi 21.6.89), non fermarsi alle regole, ai riti e ai dogmi, ma andare avanti, superare la divisività delle religioni, andare oltre le differenze religiose, che generano solo contrasti, lotte e persino guerre (pensa alle stragi di religione che si compiono ancora oggi in varie parti del mondo). E questo andare avanti vuol dire cercare quel centro, quella Luce, non fuori o lontano da noi, ma dentro noi stessi, perchè tutti noi (anche se molti non se ne rendono conto) abbiamo una particella di Dio, ed è lo Spirito, la scintilla divina, custodita dentro la nostra anima.

E per andare avanti non abbiamo bisogno di intermediari, non sono necessari filtri tra noi e lo Spirito. E non sono necessari luoghi particolari. Certo, se vuoi, puoi andare in chiesa o in un monastero, oppure in cima a un monte, puoi fare tutto quello che ti detta il cuore, ma alla fine è dentro di te che trovi Lui, e con Lui puoi parlare direttamente (attraverso la meditazione e la preghiera) ovunque tu sei, anche nella tua stanza.

“Quali furono le Emanazioni del Padre prima di Gesù? Prima di Gesù Cristo, non vi fu alcuno, avanti di Lui nessuno. Quanto ai Profeti, non erano che la stessa Persona, o meglio la stessa Vibrazione, la stessa Luce. Elia, Isaia e gli altri... ritornavano nella stessa Luce del Padre. E dopo Gesù, i Santi. Tu hai tanti carboni, mettili insieme e fanno un fuoco ardente e poi prendi questi carboni e staccane uno per volta, e vedrai che ognuno ha una luce sua. Ma quando tu li rimetti insieme, ti accorgi che quel fuoco vivo è unito, non è diviso!

Elia fu Gesù Cristo; Mosè era illuminato e dentro di lui viveva Gesù Cristo. In Isaia e poi in Pietro, viveva Gesù Cristo; in S. Francesco viveva Gesù Cristo; in Padre Pio viveva Gesù Cristo. Ognuno ha avuto un nome, ognuno ha avuto una missione. Non c’è il più grande o il più piccolo. I nomi non esistono, i nomi sono tutte queste anime che hanno potuto vivere, che sono nate sulla terra, ma era sempre Gesù Cristo. Hanno cambiato nome, perché i tempi glielo davano loro il nome. Gesù Cristo non si è dato un nome, S. Francesco non si è dato un nome. Se la Luce è Una, tu puoi darle il nome che vuoi.
Elia fu uno dei più grandi. Non è forse stato grande qualche santone indiano? Tu credi forse che lì non ci sia stato Gesù Cristo? Hanno un nome diverso, ma vivono della stessa Vibrazione: è sempre Gesù, è sempre Dio! Il nome che può essere stato grande ... Maometto, è servito allora; Buddha, è servito allora; Krishna, è servito allora; Gesù Cristo, è servito allora; Mosè, è servito allora e San Francesco e Santa Chiara, Santa Rita, Padre Pio … sono serviti allora! Ma in ognuno di loro ha dimorato Dio. Cambiavano aspetto di voce o di mole, più piccoli o più grandi, con la barba o senza, ma la presenza che era in loro, era una sola: la Luce divina! Ognuno di loro era Dio!” (Marco 1.10.83)
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