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Domanda n.129: “L'intelligenza vera è quella visiva” (tutto è già nell'universo)

martedì, 25 aprile 2023

Domanda:
Cara Maria, intelligenza è parola dai tanti significati e anche i nostri Maestri la usano spesso in vari contesti. Ma cosa si intende davvero per intelligenza nel campo spirituale? Non può essere certo solo la capacità di comprendere ciò che avviene intorno a noi. E neanche la propensione a risolvere i problemi traducendo i pensieri in azioni. Non solo deve essere qualcosa di più, ma magari anche qualcosa che è collegato alla coscienza divina.

Risposta:
        E' vero, nelle rivelazioni si parla spesso di intelligenza, ma il significato vero, profondo, di questo concetto è risveglio della conoscenza. Risveglio di quella conoscenza che è già dentro di noi e che deve solo essere riscoperta. 
Ognuno di noi ha dentro la scintilla divina. E la nostra scintilla contiene tutta la nostra intelligenza, che è energia, vibrazione (tra parentesi, noi siamo UNO proprio per questo, perchè le nostre scintille favillari sono tutte collegate tra loro e connesse con la Coscienza Divina, di cui sono emanazione). 

L'intelligenza che usiamo di solito, quella umana, è passiva, perchè l'uomo vive nella materia, è prigioniero del suo istinto che non controlla, e si lascia così trasportare passivamente nell'ambito della propria esistenza. Invece l'intelligenza vera è quella contenuta nella scintilla divina ed è connessa all'intelligenza divina che è intorno a noi (inizia “dalla punta del proprio naso”, diceva Neri) ed è quella che ci guida e ci suggerisce. 

Se l'uomo non è passivo, se non resta inerte, se sfugge alla gabbia del proprio ego, e si mette in ascolto, allora la percepisce, è cosciente della conoscenza:
E quest’intelligenza che vibra sopra di voi... se l’uomo della terra non è assente, passivo, egli sente quest’intelligenza che lo guida e gli parla. Allora, quest’intelligenza visiva, che vede tutto, si espande al di fuori di voi perché può contenere tutto! Nella sua grande, immensa forza che guida ogni essere umano, lo porta lontano, su con sé, al di sopra della sua terra, più in alto ancora. Ella spazia e vede, spazia e controlla...Allora non è più il vostro corpo che vede, ma l’espansione di questa vostra intelligenza che non può essere contenuta dal vostro corpo. Ella vi guida, vi parla, vi sazia, vi consuma, vi brucia, arde dentro di voi.” (M. 30.10.91) 

Ed è così che nascono tutte le intuizioni. Le forme dell'arte e della scienza sono tutte espressioni dell'intelligenza divina. Tutto è già nell'universo, idee, pensieri, formule, soluzioni, innovazioni, schemi, disegni, tutto esiste già, dobbiamo solo intuirlo. Ecco perchè l'intelligenza vera è quella visiva, perchè “vede” la conoscenza, la vede in sogno, o nella meditazione, camminando da solo in un bosco a contatto con la natura o chiuso in una stanza lontano dai rumori terreni, la intuisce o la vede, e così è messo nelle condizioni di tradurla in termini comprensibili ai più, di utilizzarla per i bene della comunità. Gli artisti e gli scienziati attingono tutti dall'universo. 
Non solo, ma anche noi persone normali possiamo attingervi, i talenti che tutti noi abbiamo sono proprio questi: tutti abbiamo la scintilla divina che contiene l'intelligenza divina e quindi tutti abbiamo il dono di percepirla, solo che la maggior parte di noi, per pigrizia o per distrazione o perchè assediata dalle vicende terrene, non riesce a farlo, resta passivo o addirittura si comporta in modo negativo. E' per questo che molti talenti vengono sprecati. Bisogna invece ascoltare questa nostra intelligenza divina, bisogna ascoltare il cuore, cosa ci suggerisce  e dove ci conduce (“la notte porta consiglio” questo vuol dire: è nel silenzio della meditazione che percepiamo i suggerimenti). 
Se l'essere umano si fermasse un attimo a riflettere, invece di farsi trasportate dall'istinto, capirebbe. “Allora Io dico: “Fermati uomo della terra, rifletti e pensa ciò che il tuo pensiero ti sussurra, ti dice; dopodiché, sentiti vivo e pensa, medita su ciò che senti, su ciò che vedi. Non essere distratto nella tua piccola esistenza terrena, ma fermati e rifletti.” (M.30.10.91)

E per controllare questa intelligenza, cosa bisogna fare? “Per sfruttarla tutta intera? Bisogna essere felici, sorridere, essere contenti, quasi beatificati dal proprio entusiasmo interiore. Nel modo più intimo di se stesso, nella perfetta solitudine del proprio essere, egli, (l’uomo), nella sua solitudine, possiede l’universo, la gioia, la felicità, il sorriso: è l’estasi! Essendo felici, sorridenti, si conquista l’estasi, ci si appropria della propria intelligenza, la si divora, la si consuma, in perfetta beatitudine si spazia, lasciandoci guidare da questa grande forza trasparente, piena di luce!...Ecco che allora ti accorgerai che questo impulso, la forza astrale che ti guida e che è il tuo pensiero, ti accorgerai che non è distrazione, ti accorgerai di essere utile e di essere grande in questo tuo piccolo cammino terreno.” (M. 30.10.91)

Entusiasmo è proprio la parola che definisce questo stato d'animo. Parola che deriva dal greco e che vuol dire letteralmente “en theòs” entro dentro Dio, entro nella Sua coscienza. I grandi illuminati questo sono riusciti a fare, entrare in Lui, nella beatitudine, nell'estasi.
Ecco l'intera rivelazione del Maestro su questi temi:

“Io vedo l’uomo della terra camminare in grande confusione, senza nessun senso di direzione, con le mani in tasca; e pensa, pensa in maniera disordinata, in una maniera che non è attiva, in una maniera che non è positiva.
Egli cammina ed i suoi pensieri lo guidano, i suoi pensieri lo nutrono, i suoi pensieri lo portano lontano. Sempre in maniera distratta egli pensa e non si ferma, poiché si lascia trasportare dal proprio istinto, dalla propria indole, si lascia trasportare da quell’intelligenza passiva che lo porta lontano, senza una meta.
Ma è giusto questo? È il pensiero che lo guida. Egli non è più padrone di se stesso, è prigioniero della sua stessa entità, prigioniero del suo istinto che non controlla, non comanda, non guida, non giudica. Si lascia così, inerme, trasportare nell’ambito della propria esistenza, senza conoscere la verità. Non conosce se stesso, ma la cosa è come se non lo riguardasse. Se però l’uomo della terra si fermasse un attimo a pensare invece di essere trasportato dal proprio istinto, egli capirebbe che è vivo.
Ma non sa di essere vivo poiché il suo istinto lo porta lontano, senza una meta. Allora Io dico:“Fermati uomo della terra, rifletti e pensa ciò che il tuo pensiero ti sussurra, ti dice; dopodiché, sentiti vivo e pensa, medita su ciò che senti, su ciò che vedi. Non essere distratto nella tua piccola esistenza terrena, ma fermati e rifletti.”
       
       Ecco che allora ti accorgerai che questo impulso, la forza astrale che ti guida e che è il tuo pensiero, ti accorgerai che non è distrazione, ti accorgerai di essere utile e di essere grande in questo tuo piccolo cammino terreno.
Ecco che allora, se l’uomo si ferma, si accorge di essere utile, di essere vero, di essere vivo; e allora si accorge di avere un’intelligenza, un’intelligenza vera, un’intelligenza soprattutto visiva. Voi Mi direte: “Un’intelligenza visiva?” Sì, poiché l’intelligenza è la prima vera vita che è in voi: visiva! Visiva perché è l’intelligenza che è viva ed è vera. Essendo vera, essendo viva, non potrebbe essere altro che intelligente. E quest’intelligenza che vibra sopra di voi, poiché non può contenere il vostro piccolo corpo tutta l’intelligenza che è dentro di voi, ella evapora da voi, vi avvolge e si alza leggermente. E se l’uomo della terra non è assente, passivo, egli sente quest’intelligenza che lo guida e gli parla.

Allora, quest’intelligenza visiva, che vede tutto, si espande al di fuori di voi perché può contenere tutto! Nella sua grande, immensa forza che guida ogni essere umano, lo porta lontano, su con sé, al di sopra della sua terra, più in alto ancora. Ella spazia e vede, spazia e controlla, si espande ed è viva: un’intelligenza viva, visiva. Allora non è più il vostro corpo che vede, ma l’espansione di questa vostra intelligenza che non può essere contenuta dal vostro corpo. Ella vi guida, vi parla, vi sazia, vi consuma, vi brucia, arde dentro di voi. 

Ma la vostra distrazione, la distrazione dell’essere umano della terra, non sente la parola di un’intelligenza viva, non sente che ella vede e vi guida. Instancabile, l’uomo si affatica poiché egli crede di controllare tutto il mondo, egli crede di controllare, nella sua pochezza, la terra intera, poiché l’essere della terra, non può uscire dalla terra; l’essere umano, non può uscire dalla terra, l’essere ambizioso, non può uscire dalla terra, ma l’intelligenza che è dentro di voi, questa intelligenza viva e visiva, vi lascia.  Essa spazia, fluida, trasparente, lucente, spazia nell’universo. Ella vede, ma non vede il corpo. Il vostro essere e l’essere della terra, non arriva a vedere, non arriva a capire di questa grande intelligenza che vi parla e si consuma.

Voi dite: “Certo che l’intelligenza io la do per tante cose!” Pensate per quante cose l’essere della terra può adoperare la propria intelligenza così poco e così male! Egli non sa controllare la propria intelligenza e molte volte la lascia andare da sola, e lui rimane triste e non sa che nella sua tristezza perde la conoscenza della sua intelligenza che vede tutto! 

E per controllarla, cosa bisogna fare? per sfruttarla tutta intera! Essere felici, sorridere, essere contenti, quasi beatificati dal proprio entusiasmo interiore. Nel modo più intimo di se stesso, nella perfetta solitudine del proprio essere, egli, (l’uomo), nella sua solitudine, possiede l’universo, la gioia, la felicità, il sorriso: è l’estasi! Essendo felici, sorridenti, si conquista l’estasi, ci si appropria della propria intelligenza, la si divora, la si consuma, in perfetta beatitudine si spazia, lasciandoci guidare da questa grande forza trasparente, piena di luce; si espande al di sopra della terra che si allontana piano piano, poiché questa vi guida nell’infinito. 
Ecco, per contenere questa grande verità, prima di tutto ricordatevi di essere felici: sorridete, sorridete sempre, poiché l’intelligenza che nasce dal di dentro di voi, vi guiderà sicuramente in luoghi lontani, in luoghi sicuri, pieni di Luce.
Non pensate, non fate niente, solo la felicità, la gioia dovete provare, l’amore verso voi stessi e verso il prossimo. Riempitevi di gioia, riempitevi d’amore! Ecco che allora l’intelligenza che è in voi, viene sfruttata, adoperata nel senso più assoluto, nel senso che vi trasporta e vi rinnova. Non deve essere il corpo a contenere l’intelligenza, ma deve essere l’intelligenza che contiene il corpo. 

Qui allora potete vedere, sentire, e lasciatevi trasportare nell’universo, nell’universo dove c’è beatitudine, c’è gioia, c’è trasparenza di Luce, quella Luce più chiara, più meravigliosa del cristallo e del diamante, perché se è grande e bello il cristallo e il diamante, ma è solido, contiene ed ha un corpo, lo ha reso immortale, lo ha reso bello, ma lo ha reso muto. Esso vibra solo di se stesso, illuminato però dalla luce che viene dall’esterno. E allora, voi dovete essere più puri del cristallo e del diamante, e non dovete essere illuminati dall’esterno, ma illuminati dall’interno affinché la Luce si espanda, si rinnovi, si esalti, e questa grande forza di intelligenza che non ha corpo, possa spaziare, allargarsi, dimorare, vedere, aiutare ma non soffrire, godere invece della bellezza e delle sensazioni di questa grande gioia che è nell’intelligenza.
Il vostro corpo si raffredda. Muto ed in silenzio esso tace e non parla, ma se voi sarete un giorno tanto vivi e tanto svegli da vedere che l’intelligenza non è passiva ma attiva, questa intelligenza che tutto vede… poiché voi non siete corpo, non siete carne, non siete materia, ma siete fatti di intelligenza attiva, intelligenza attiva-visiva che tutto vede. 

E se questo non accade in voi, oh, l’essere umano allora è cieco e la sua intelligenza soffre per non poter spaziare, parlare, udire, sentire, godere, poiché l’intelligenza non è altro che un godimento assoluto, un’estasi infinita, ché tutto vi appartiene nel presente, in questo contenuto presente dove Io vi parlo e tutto rimane immutato. E l’intelligenza, che non ha né principio e né fine, si rinnova, parla, brilla e si espande intorno a voi. 

E allora, non dite più “io sono, io mi chiamo, io sono giovane o io sono vecchio”; dite sempre “io sono intelligenza, intelligenza attiva, dove la mia intelligenza la metto a frutto nella più grande conoscenza che il Creatore mi ha donato”. Ecco che allora non mi interessa più ciò che ho, non mi inte­ressa più dove io vado, non mi interessa più sapere cosa faranno gli altri, poiché la mia intelligenza, già composta, già riunita, già viva, tutto vede e tutto può fare in questa grande, immensa forma di energia.
Ecco, Io ora sprigiono energia perché Io sono consapevole della Mia intelligenza, la espando a voi. Ecco, vi aiuto e vi consolo e voglio svegliarvi affinché la vostra intelligenza, libera dal vostro fardello umano possa essere generosa, consapevole, libera, trasparente e voli via nell’universo come una cometa, più trasparente ancora, a correre perché tutto vede e tutto può. Ecco l’intelligenza, questa intelligenza dimenticata da tutto e da tutti senza rendersi conto che lei guida tutto, aiuta tutto, assorbe tutto, dà vita a tutto, brucia tutto poiché il suo calore è immenso, grande! È il calore della vita, è il calore della propria essenza pura, quest’essenza così forte!

E allora Io vi dico: “Svegliatevi e pensate per un attimo ciò che la vostra intelligenza vi dice, ciò che la vostra intelligenza vi parla, e nel parlare consuma il vostro corpo.” Ecco, ascoltatela quest’intelligenza che fa parte della vera vita che è dentro di voi e dentro l’universo intero, che non conosce i confini poiché la vostra intelligenza non ha limite.  È limitato l’uomo che non pensa, non parla, non ascolta la propria intelligenza, poiché la vostra intelligenza non ha limiti, non ha confini!
Eccomi a voi, fratelli Miei, perché Io vi dico che se volete, sarete come Me intelligenza pura, visiva; perciò parlate a voi stessi ed alla vostra intelligenza. Oh, Io sono l’Essere che vibra, che non si vede, che non consuma ma brucia, brucia dell’amore che è dentro di Me; brucia per voi poiché a questo sacro appuntamento Io vi avvolgo con la Mia intelligenza, e se la vostra intelligenza non ha limite, avvolgete Me! Eccomi, pace a voi tutti.” 
(Il Maestro 30.10.91)
                                                           


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