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Domanda 1: Dona il gesto a Dio
- giovedì, 12 dicembre 2013
- Domanda:
- Il Maestro in una Rivelazione ci ha invitato a sviluppare la nostra intelligenza.
sembra essere qualcosa di più che dare amore e fare la carità. Cioè non è intelligenza terrena, nel
senso di "intelligere", capire, ma intelligenza dello spirito, che deve scoprire la sua divinità e
finalizzare tutte le sue azioni alla ricerca di Dio e del suo fine ultimo e vero che è Dio. E' così?"
- Risposta:
-
"Tu devi sviluppare la fede che hai come si sviluppa il pane con il lievito, e se non metti a contatto la tua fede con l’intelligenza, o meglio, se non sviluppi l’intelligenza con la fede che hai, affinché di venga più grande e più vera, non puoi toccare l’emozione divina. L’emozione divina si può scoprire anche facendo del bene al fratello; ma non basta fare del bene per istinto, va fatto con intelligenza.
Molti fanno del bene perché sono portati ad una vita spirituale, la sentono, la amano ed hanno già tanto. Però non basta, e questo è proprio una cosa personale: sviluppare la propria intelligenza per servirsi di più della fede che c’è in ognuno di voi.
Tu devi offrire a Dio, e sviluppare la tua intelligenza nell’azione che fai, quasi per donarla, per conoscere il fine di un gesto, deve essere un gesto ragionato. Mentre l’intelligenza, quella umana, è solamente un calcolo, sviluppare la propria intelligenza diventa il fine, il fine di sapere di avere fatto un qualcosa che è vero, che è giusto, e consacrare l’atto che fai a Dio.
Quando si dona o si fa qualcosa di bello, di solito si fa parlare il cuore, c’è la gioia di donare, ed è già tanto. Ma se noi parliamo con la nostra intelligenza e l’offriamo a Dio, come se dovessimo offrire a Lui questo dono, questa cosa diventa un gesto consacrato, perché non è più un gesto donato così, per amore terreno, ma diventa un gesto consacrato, perché io metto al servizio del mio gesto l’intelligenza. Cerco di svilupparla per comprendere di più, per capire di più e consacrare il tutto a Dio.
Se tu fai un gesto terreno, ma lo mediti, metti in funzione la tua intelligenza: il perché lo fai, se è giusto farlo, perché lo hai fatto... diviene ragionamento. E se tutto questo lo vedi giusto, è consacrato a Dio, è come se questo gesto tu lo avessi fatto a Lui."
(Luigi 17.10.90)