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Domanda n.41: "Il dolore ci purifica"

giovedì, 4 ottobre 2018

Domanda:
"Cara Maria, ho subito un trauma improvviso, tremendo e inaspettato, un lutto ingiusto e ingiustificato, il mondo intero mi è crollato addosso e non capisco il perchè. Ti faccio anch'io la domanda di Pietro (domanda n.33): perchè proprio a me? Mi chiedo che cosa ho fatto di male per essermi meritata questo castigo di Dio, e quindi ho troppo rancore e troppa rabbia per potere anche solo pregare. Di colpo ho perso la fiducia nel futuro. Come posso trovare consolazione?"

Risposta:
"Cara Lucia, i traumi avvengono perchè non ci si adatta ai cambiamenti, siamo esseri abitudinari, lo stesso tipo di vita, gli stessi riti, gli stessi schemi mentali, la ripetizione fatta stile di vita. Invece l'evoluzione è fatta di cambiamenti, senza i quali non si fa alcun progresso. E per cambiare ci vogliono gli scossoni. Senza gli scossoni non ci si risveglia e non si va avanti. Ecco il perchè dei traumi. Così come il perchè delle grandi tragedie umane, le alluvioni, gli tsunami, e i giganteschi eventi come il crollo del ponte di Genova. Tutto ha un senso, tutto serve per capire i nostri errori, per migliorarsi e migliorare. E se non vedi subito il senso del cambiamento, abbi fiducia: aspetta e lo vedrai. Da un male nasce sempre un bene.


Se l'umanità non fa esperienze, non cresce. Senza gli scossoni le coscienze non si risvegliano. Pensa a quanti passi avanti ha fatto l'essere umano dai tempi antichi, guarda come le nuove generazioni sono via via sempre più evolute: i nostri figli più evoluti di noi e i nostri nipoti più dei nostri figli.

Il tuo trauma serve a te per imparare a superare un altro scalino evolutivo. E serve a chi ti sta vicino perchè fa evoluzione con te. Il dolore che arriva improvviso è come l'uragano, ma è quello che ci serve perchè ci fa capire e ci purifica: se non fosse un uragano forte nemmeno ce ne accorgeremmo, occorre uno scossone. Ecco il senso del tuo trauma!

E poi ricorda che tu non sei mai sola. Nessuno è solo. Siamo sempre, dico sempre, aiutati dalle nostre Guide, anche nelle piccole cose. Affidati a loro e ritroverai serenità.



Oltre alla domanda n.33 ("Signore, perchè proprio a me?"), e alla domanda n.10 ("L'uomo spirituale completo") sull'importanza dell'ottimismo e della fiducia, puoi leggere le parole di Luigi nella rivelazione sull'uragano della vita del 1990:



"Oggi si vive solo della sessualità, si vive solo per una vita di ricchezza, di agiatezza, quando è necessaria la lotta della vita, questo uragano che vi getta le sue onde forti. Arriva così a voi l’ansietà di questa bufera della vostra piccola esistenza terrena, così lottata a dura prova. L’uragano della vita… a volte camminate e vi arriva addosso con tutta violenza, vi arriva addosso quando voi meno ve lo aspet­tate. Allora ciò vi fa riflettere, vi risveglia più che mai ad una vita spirituale, vi fa sentire accanto a Dio.
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Questo uragano che vi scaglia, vi pulisce, vi purifica come il se­taccio del contadino fa col frumento, per pulire e buttar via le vo­stre scorie, quella crusca che ricopre il piccolo seme puro, e lo scuote forte.
Se non lo scuotesse così forte, le scorie del grano non potrebbero andare via, il chicco non potrebbe rimanere così, pulito, ma lo deve scuotere al suo setaccio, affinché venga liberato dall’inutilità della sua scoria.
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Così voi, se non aveste questa bufera da lottare, da vivere, questa bufera che giunge così all’improvviso sopra di voi, come potreste liberarvi dalle vostre scorie?

Siete sbattuti con violenza dall’uragano della vita contro lo scoglio che vi squarcia, per rendervi puliti e liberarvi dalle scorie, fino a che l’anima rimanga pulita, e dopo tanto tempo, la vostra veste, che non è altro che la veste dell’anima, sia bril­lante, sia bella agli occhi di tutti.

I grandi Santi si erano portati quella veste logora, ormai grassa, oppure gracile, consumata, stanca, distrutta, brutta di aspetto, ma bellissima nella sua espressione di una vita spirituale; bellissima nella sua espressione di una nuova vita, che era la vita della Luce divina.

Ecco questa grande scomposizione necessaria della vostra vita terrena, per lottare, per liberarvi dalle vostre scorie. Questo non è altro che la liberazione del vostro karma. Quando meno ve l’aspettate, la bufera arriverà. Sarete pronti ad affrontarla?

E si allontana felice, lasciando allora la vecchia veste logora, perché sa che trapassando, ritornando a Colui che la creò, essa trova già appesa al filo della sua esistenza una nuova ve­ste che l’attende, per una vita più comoda e meno logora, meno combattuta, perché è più evoluta.

Al trapasso tu lasci solo quello che hai perduto. Ti porti dietro quello che è rimasto, che non hai saputo vincere. Non puoi lasciare tutto dietro di te. Se la tua personalità si è affinata durante la vita, ti porti la parte migliore; la parte vinta rimane, scompare, si disintegra. E' un disegno divino: già la Guida che fa la tua guida, è già questo un disegno divino! Al tuo trapasso c’è già la tua strada traccia­ta. Loro devono seguire quel percorso insieme a te. Qualsiasi reazione tu possa prendere, questa è la tua via.

Questa è la vostra via. Voi siete chiamati a passa­re da questo Mezzo (Neri: n.d.r.), siete chiamati a passare da questa strada. Questa è una vostra sosta della vostra vita, dove ognuno di voi viene affinato, ripulito, rifocillato, risanato, per poi dopo continuare a parlare ed a camminare più veloce che mai.

La correzione... voi siete chiamati a questo! Se non la sen­tite, sbagliate col vostro libero arbitrio, ma poi sarete chiama­ti ancora allo stesso sbaglio che avete commesso. E se sbaglierete ancora, sarete richiamati ancora, e poi ancora, e poi ancora, e poi ancora fino all’infinito, perché dovete passare di li!

Noi ti chiamiamo continuamente fino a che non avrai superato quello scoglio per camminare in que­sto passaggio della tua vita. Per ogni errore che tu fai, sei chiamata a passarlo. Se sbagli continuamente, sei chiamata daccapo per superare quell’errore. Quindi non puoi pensare di essere sola!

Tanti intorno a te tengono per la mano la tua anima; tanti ti circondano, ti sorreggono perché tu possa superare l’attimo di quell’errore che hai commesso, che pure non riesci a superare o a camminare!

Ti stanca, però più che mai risbagli. Sei lasciata andare, poi però sei ripresa, e continuamente le Guide ti chiamano, urla­no perché tu possa superare quell’errore commesso.
Se risbagli, sei rilasciata andare ancora e poi ripresa, per tentare ancora fino a che non lo avrai superato. Senza le tue Guide non puoi fare niente. Questo è già stato detto tante, tante volte. Non ti devi sentire sola, ma molte volte ti senti sola e questo ci dà dispiacere. Tu non lo devi dire, sei così aiutata! Sei così amata! Non sei mai stata sola, mai!”

(Luigi 3.10.90)
Campana
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