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Domanda n.57. “Dall'homo sapiens al figlio di Dio”

lunedì, 28 ottobre 2019

Domanda:
“Cara Maria, pochi giorni fa (19/10/19), sono rimasta impressionata ad ascoltare sul sito "Soul" (https://www.youtube.com/watch?reload=9&v=ST47z5zeO9A), un' intervista a Federico Faggin, lo scienziato e inventore italiano che sta studiando la natura della coscienza. Sul sito “Quotidiano.net” (13/10/19) Faggin viene definito “lo scienziato dello spirito” (”https://www.quotidiano.net/cronaca/federico-faggin-1.4832058). Cosa hanno detto le Guide del vostro Centro su questo argomento che è fondamentale, perchè finalmente elimina la barriera tra scienza e spiritualità?”

Risposta:
“Cara Antonella, si sta avverando tutto quello che le Guide hanno detto in tutti gli anni che hanno comunicato con noi del Centro “il Sentiero” attraverso il nostro maestro e medium Neri: che gli scienziati presto scopriranno lo Spirito. Perchè la scienza senza Spirito non è vera conoscenza!

E' bene cosi: i momenti sono maturi, è il Disegno Divino che si realizza, si sta preparando la nuova venuta del Cristo, perchè l'umanità ha bisogno di risvegliarsi davvero. Il messaggio di duemila anni fa non era stato ben recepito perchè l'umanità allora non era pronta. Oggi il dio denaro (il vitello d'oro di oggi) regna ancora ovunque, ma l'essere umano ha fatto passi avanti importanti e il ritorno del Cristo questa volta avverrà in un ambiente più preparato, non solo in oriente ma anche in occidente.

Cosa scoprirà presto la scienza?, che il corpo non è altro che una forma dello Spirito. Per ora la scienza è ancora materialistica, riesce da un piccolo osso di dieci milioni di anni fa, a ricostruire lo scheletro dell'animale che era, a riscoprirne le misure, il colore, e perfino di cosa si cibava, ma si ferma lì. Ebbene, il Maestro ci ha rivelato che presto la scienza scoprirà la Luce nella cellula, scoprirà in un piccolo osso lo Spirito dell'uomo, e potrà addirittura riconoscere tutte le sue vite e le sue reincarnazioni dalla luce di quel piccolo osso. E capirà che c'è una legge fisica che non ha fine, una legge unica per l'intero universo e questa legge è la Presenza Divina.

Oramai sono sempre più numerosi gli scienziati che non solo non escludono lo spirito, ma che lo ipotizzano proprio come unica spiegazione di tutto. Il nostro amico Adriano Forgione, direttore di Fenix, lo sta scrivendo da anni negli editoriali della sua rivista e nelle interviste che commenta. Tanti altri studiosi da anni lo hanno teorizzato, dall'ing. Pincherle al fisico Vittorio Marchi, dal geologo Gregg Braden al filosofo Amit Goswami.

La notizia che tu hai appreso su un genio italiano, Federico Faggin va in questa direzione: lui da molti anni si sta dedicando esclusivamente allo studio della natura della consapevolezza: di fronte a chi sostiene che l'intelligenza artificiale ci surclasserà, lui ha dimostrato che il più moderno computer non ha alcuna consapevolezza esattamente come il primo computer di sessant'anni fa, e che mai una macchina potrà avere una “coscienza”, quell'insieme di “qualità” che sono in primo luogo l'ispirazione, e poi i sentimenti, le emozioni, le sensazioni: queste qualità le possediamo solo noi umani e nessuna teoria scientifica può spiegarle, se non ammettendo l'esistenza dello Spirito!

La coscienza, dice Faggin, viene prima della materia ed è la qualità fondamentale del cosmo. Una macchina può riconoscere il profumo della rosa, ma non potrà mai capirne i cento significati che avvertiamo noi, grazie allo spirito! La macchina dentro ha il buio, noi abbiamo la scintilla divina. E questa non è questione di religione, ma di Conoscenza!

Il Maestro, in questa rivelazione del 1993 ci ha anticipato che presto la scienza intera capirà e accetterà tutto questo: tutto è Uno e questo Uno è Spirito.



“Nessuno di voi ha trovato ancora l’unità dello Spirito! Bisogna raggiungere quell’unità che ognuno di noi ha dentro di sé., ha per diritto di natura, ha per diritto d’intelligenza, di costanza e di coscienza, ha per diritto della propria nascita: porta con sé l’eredità più bella, che è lo Spirito!

E questo Spirito, che trasmette tramite voi e le vostre coscienze, questo Spirito che trasmette attraverso ogni forma, che trasmette attraverso ogni limite di tempo, che trasmette al di fuori di ogni conoscenza, lo fa perché diventa coscienza.

Oh, se allora, figli Miei, se l’uomo veramente si potesse fermare a riflettere nell’intera sua conoscenza, non umana ma divina, gli esseri superiori che vagano e camminano sulla terra si troverebbero a contatto con l’eterno infinito, ed essi salirebbero al di sopra di sé stessi, si espanderebbero per coscienza sempre divinizzata, al di fuori del corpo, al di fuori di ogni tempo. E salirebbero, e salirebbero, e salirebbero ancora. Si espanderebbero fino al punto di rompere quel velo che attraversa e circonda la terra, e che voi chiamate attrazione terrestre. Non sarebbe altro che rompere quel piccolo velo che ci separa dalla nostra ingordigia, dai nostri amori fasulli terreni, da tutte le avarizie, da tutte le cose che ci circondano e ci fanno soffrire portando quel calvario di cui noi, solo noi sentiamo il peso.

E Io, prima di voi, sentii il peso della Mia croce che passava sopra alle Mie spalle nude, il segno di una sofferenza ed una traccia di un fossato, ché il sangue sgorgava dalla Mia spalla... non era il sangue che usciva, ma era quell’espressione divina dello stesso Spirito che era in Me!

E così gli esseri più evoluti della terra, portando il loro calvario sulla terra, essi trasmettono ed esce da loro quello Spirito puro, innocente; espandendosi così su questo territorio che voi chiamate piano terreno, esso può rompere il velo ed entrare nel piano astrale. E la Luce, che è priva di ogni avarizia, è priva di ogni ingordigia, viene generosa a voi, e allora potete veramente dire “noi conosciamo l’onniscienza!” Cos’è questo? Non è altro che liberare lo Spirito, poiché lo Spirito è onnipresente!…...........

Vincere, consapevoli di vincere la materia sarà il fatto più im­portante, sarà il fatto più logico, sarà il fatto più grande anche da­vanti alla scienza che dovrà rivelarsi tale, perché come gli scienziati possono vedere da un piccolo osso di dieci milioni di anni fa, di un rettile o di qualsiasi oggetto o di qualsiasi animale che è morto, possono risalire e trovare e vedere la presenza, riformarne il colore, riformarne addirittura la grandezza, riformarne addirittura quello che era il suo modo di vita ed il suo modo di cibarsi, e rendergli le sue di­mensioni… Da un piccolo osso verrà fuori lo spirito dell’uomo, e dalle ossa dell’umano lo scienziato potrà riconoscere tutte le sue vite e le sue reincarnazioni, perché dentro questo piccolo osso ci sarà certamente tanta luce ancora e tanta potenza di una forza spirituale, di una forte energia, che è l’energia dello Spirito che è rimasta in questo!

E gli scienziati si dovranno arrendere per la grande potenza di una luce che emana, e potranno sì vedere nella loro scienza, potranno ve­dere finalmente l’esistenza dello Spirito! E non sarà più l’uomo sapiens a dire che è esistito, perché egli sarà ed è, nel futuro presente... il figlio di Dio!

Sarà nel futuro presente Mio fratello; sarà nel futuro presente quella stessa sostanza della Mia sostanza divina, lasciando sì la sua impronta tangibile sulla terra, lasciando sì quella forza meravigliosa di un calore, di una forza e di un colore che rimarrà impresso in tutte quelle che sono state tutte le cellule presenti!

E gli scienziati che sono venuti qui, che vorrebbero sapere la so­stanza fisica di come è formata la cellula, vorrebbero sapere il dia­logo completo di una formazione chimica di come si forma una cellula… non hanno capito che la cellula divina non è composta da tante particelle, non è composta da tante cose che si possono studiare o mettere sul banco di un laboratorio e attraverso una lente poterne conoscere la sua misteriosa presenza, e formarne un conteggio come si fa con “uno più uno, fa due”! ...ma è impossibile! Perché questa che è scienza, non potrà mai studiare, non potrà mai venire a capo di come è formata una cellula divina! Non lo potrà mai, mai sapere!

Ma solo dalla sua luce, solo dalla sua possente energia che farà vibrare gli strumenti umani, potrà urlare di gioia: “qui c’è ancora la presenza di uno spirito che è diventato onnipresente”!! E come è nella sua onnipresenza, lascia l’impronta nel passato e lascerà l’impronta nel futuro che non esiste; ma sarà un’impronta solo nell’eterno presente, perché ognuno di voi è formato da quella forza e da quella forma che è la Luce di Dio!

Ecco! Studiate, pensate, meditate! Siate presenti sempre. Non dite mai “cosa accadrà” o “cosa mi è accaduto”, perché tutto fa parte di una Luce eterna, tutto fa parte di un presente, di un disegno che non si stacca, che non finisce. Si modifica, fa evoluzione girando intorno fra di sé, sezionando l’idea, sporzionando quella che è la sua parte mentale divina, trasportandola a piccoli episodi del passato, spezzettandola in piccoli episodi che succedono giorno per giorno nella vita. Ma non potrà mai spezzettare il proprio io interiore in un futuro, perché il futuro non ha passato, ma ha solamente l’eterno presente!

E voi siete eterno presente! E voi, se volete, con l’amore che c’è dentro di voi sfogliate il vostro divino essere al divino Essere, entrate dentro di voi, foggiate la vostra mente nella presenza dello Spirito; non portate la mente nella presenza della parte umana, che è la parte che poi ognuno di voi dovrà abbandonare! Pensate parola dopo parola, sillaba, discorso... amore! Sezionate il vostro pensiero, la vostra mente! Formate un patto d’amore o un fatto d’amore! Pensate… non dubitate!

Pensate… in questo vostro eterno presente, in questa vostra onni­presenza, voi potrete vivere, consolidarvi in una legge fisica che non ha fine, in una legge fisica che non conosce frontiere, in una legge fisica che non esiste, perché esiste solamente quella piccola parte che noi conosciamo, che è la Presenza divina!

E voi dovete dire ogni attimo: “Io sono una parte di Dio, io sono una parte di questa grande Presenza divina, ché io sono sulla terra”! Il mio corpo è trasparente perché io posso prevedere e vedere, per­ché il mio corpo non è altro che una forma dello Spirito! E in questo corpo che io illumino ed ho foggiato da tanta, tanta luce, espressione, co­scienza e potenza di emanazione divina, lasciando la presenza… anche dal mio trapasso umano, solo trapasso umano, lascio la mia presenza nei resti che rimarranno nella grande confusione della terra.

E in questa grande energia io darò vita alla terra stessa, perché ci lascerò la mia energia nella mia presenza di un corpo che si sta consumando... ma non si potrà consumare la grande presenza di un’energia che io ho lasciato in quel corpo! Si potrà disfare, ma l’ener­gia rimarrà per dare potenza, calore e amore e colore a questa terra, a questa meravigliosa espressione dove tutta la creazione fiorisce, e gli alberi si fanno verdi e tutto diventa florido, bello, meraviglioso, perché questa piccola e poca energia che io ho lasciato, dà vita alla terra!

E quella parte invece che è parte dello spirito, s’innalza, si distende, si dilegua, si allarga, si unisce a quella meravigliosa po­tenza di una Presenza che è quella parte divina di Dio, che Io ne ho conoscenza!

Oh, Io Lo vedo... Mi illumino! Mi illumino della Sua Presenza, e la Mia Presenza Io la do a Lui nella Mia piccola Scintilla di Luce… fa parte del Suo Amore e della Sua Presenza! E della Sua Presenza nella Mia Presenza, Io vedo nella Mia onniscienza la meravigliosa creazione che ha creato tutte le cose... e rimane immensa!

Immensa, grande, vibrante in tutte le cose, e nelle vostre menti Io sento, Io sento la vostra vibrazione, Io sento il vostro amore! Perché nel vostro amore parte da voi ed arriva a Me quell’effusione di amore che non è altro che la vostra onnipresenza nella Mia coscienza… onnipresenza! Si confonde e si consuma, si rinnova e si riallarga trovando spazio infinito in quella che è la Sapienza divina di una grande importanza e di un immenso amore!... Amore che trova, non più confusione... beatitudine, stordimento! Celeste avvertimento!

Oh, quanto mai, quanto mai, quanto mai figli Miei, quanto mai! Forza, vi ho chiamato...! e in quale modo! Io sono già nella vostra presenza, ma quanti di voi Mi rifuggono, Mi sfuggono, Mi allontanano! Quanti di voi si vergognano e non parlano di questa grande Energia che Io vi dono, e voi non l’accettate o la tenete gelosa nel vostro scrigno di un corpo che si dovrà consumare e disfare!

Figli amati, se Io amo voi è perché Io amo il Padre; se Io amo voi è perché amo la Presenza dello Spirito che è onnipresenza; se Io a­mo voi, amo la Mia Presenza, perché nella vostra presenza c’è la parte della Presenza del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo!

Allargate la vostra coscienza! Trapassate il velo dell’attrazione terrestre che vi tiene prigionieri come dentro un qualcosa che vi soffoca, e tante volte vi manca il respiro. Cos’è la mancanza di respiro? È la mancanza della Presenza divina! Oltrepassate questo velo, questa barriera e innalzatevi verso di me! Facciamo una cosa unica! Immedesimiamoci insieme e siamo veramente una forza grande che è la forza necessaria per poter vivere e fare evoluzione: quella forza che nessuno può distruggere, quella forza che nessuna cellula può conoscere! E allora ognuno di voi può veramente dire: “Io sono onnipresente, io sono e faccio parte di Colui che tutto può”!

Io vi amo tutti e lascerò a voi la Mia impronta, un’impronta d’energia, un’impronta d’amore, e per quest’impronta farò si che il vo­stro corpo divenga più trasparente, più divinizzato! Oh, Io rido di gioia e sono commosso in questo eterno presente che per Me non finirà mai! Perché? Perché vi ho qui con Me, e qui Io vi amo, qui Io vedo i vostri corpi, le vostre menti ed il vostro spirito, i vostri difetti! Ma Io vi ho qui con Me e vi accarezzo, vi tocco... ognuno di voi! Voi non Mi sentite, ma Io vi giro intorno perché la Mia energia e la Mia Presenza ora girano intorno a voi, e si fanno Presenza viva in­torno a Me ed intorno a voi! Io vi accarezzo, entro nei vostri cuori e nel vostro intimo, entro nelle vostre menti! ...Pace a tutti voi. Io vi benedico!”


(Il Maestro 27.10.93)
Campana
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