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Domanda n.75: “Il karma e il libero arbitrio-un conflitto perenne”

martedì, 21 luglio 2020

Domanda:
“Cara Maria, mi sono chiesto tante volte quale sia il rapporto tra il karma e il libero arbitrio: come si può capire se si sta davvero seguendo il proprio karma oppure se siamo fuori strada perseguendo invece il libero arbitrio? E un'altra domanda: il karma deve essere compiuto seguendo un ordine prestabilito?”

Risposta:
“Caro Simone, in sostanza, seguire il proprio karma, quello che abbiamo scelto venendo sulla terra, significa accettare tutto quello che ti presenta la vita, mentre il libero arbitrio ti dà la possibilità di cambiare tutto ciò, facendoti fare scelte diverse. L'essere umano deve decidere se accetta ciò che gli capita nel quotidiano oppure se lo rifiuta: il più delle volte è portato a cambiare le cose, e dunque a rifiutare, per non avere problemi, anzi cercando magari di scaricarli sugli altri.

E' chiaro che non è possibile riconoscere bene fino in fondo se una persona segue il proprio karma oppure no: infatti, anche se tu capisci che stai ricevendo del male non puoi sapere se ciò che ricevi fa parte del tuo karma o no. Comunque, se lo accetti senza giudizio, né risentimento, nè condanna, fai una maggiore evoluzione. Se ciò che accade viene accettato con serenità, questo va a beneficio dell'evoluzione: i più grandi sono grandi perchè hanno accettato tutto.

In definitiva, il karma ti porta a fare il bene, mentre il libero arbitrio tante volte non è positivo, come dimostra la situazione attuale: se in tutto il mondo ci troviamo nelle condizioni che sappiamo, ciò è dovuto al libero arbitrio dei governanti, perché perseguono l'egoismo, la comodità e l'interesse personale e non il bene generale.

Poi come sai ci sono karma più leggeri e più pesanti in base all'evoluzione.

Quanto all'altra domanda, se il karma va compiuto seguendo un ordine, la risposta te la dà la vita quotidiana, perchè sarà lei che ti espone alle esperienze, e sarà in base alle esperienze che tu dovrai decidere e scegliere i tuoi comportamenti.

Se vuoi saperne di più su questi argomenti, ti suggerisco la lettura del Tascabile di Neri “Accettazione”, che contiene molti spunti al riguardo. Inoltre, ti indico qui sotto alcune letture tratte dai nostri insegnamenti.


“Lo spirito che è in te è già sacro, ma la tua dualità, se la saprai convertire, trasformare in bene, nell’azione di bene, questa è sacra, poiché la dualità di ognuno di voi non è altro che il bene ed il male. Ma se il male vi tormenta, beneditelo il male, e trasformate questa vostra potenza di male in bene: quello diventerà sacro. Il libero arbitrio fa parte del male!

La Trinità che è in voi, è perché esiste in voi ed è viva ed è così composta: Il Padre che vi ha generato: c’è l’impronta del Padre, è dentro di voi. Il Figlio che vi ha redento e vi dà la possibilità di conoscerLo, è in voi. Lo Spirito Santo, che è lo spirito che è in voi, è quello che vi fa parlare, ragionare a vostra scelta, non a scelta dello Spirito Santo, ma voi lo sfruttate parlando a modo vostro, poiché chi parla ed agisce con voi è lo spirito.

Ecco perché è sacra anche la dualità, perché la dualità è il vostro comportamento, è la vita che conducete giorno per giorno. E se voi questa dualità la fate e la tenete pronta per il bene, questa la consacrate; non è più male, ma diventa sacra.” (Luigi 18.12.91)


“Voi sapete bene cosa sono il bene ed il male, però questo non può dirvi niente in quella che è l’evoluzione, perché voi potete conoscere il bene ed il male, ma non potete sapere che anche il male è un parte divina. Perché? Perché questa parte si fa partecipe del vostro karma, della vostra vita, perciò se ognuno di voi non avesse quella parte negativa, non potrebbe fare evoluzione. Come voi conoscete, vi dico che è tutto divino, perché? Sia il vostro corpo, sia la vostra anima, tutto è composto, creato dallo stesso Creatore.

Tutto fa parte della Legge divina. Ognuno di voi è solo consapevole di ciò che fa, ma non sa, molte volte, perché lo fa. È la grande forza del vostro spirito che molte volte può trovare l’inganno della terra, però l’essere spirituale si riprende e ritrova così nuovamente quella coscienza che ha di benedetto; e lì si ritrova, si riconsiglia, si ricompone... Ecco che tutto si riforma, ecco giungere a voi, quando voi riposate, quando voi siete qui, – ché questa è una meditazione profonda – scendere in voi sempre, ed oggi più che mai, l’Angelo della vita. È l’Angelo della coscienza, è l’Angelo della sapienza, è l’Angelo della conoscenza, è l’Angelo della resurrezione del vostro spirito che ogni giorno si esalta, vede e tace.” (Il Maestro 22.6.94)


"E' un disegno divino! Già la Guida che fa la tua guida, è già questo un disegno divino! Al tuo trapasso c’è già la tua strada tracciata. Loro devono seguire quel percorso insieme a te. Qualsiasi reazione tu possa prendere, quella è la tua via. Vedete, venendo qui (al Centro di Neri Flavi: n.d.r.), avete sentito il richiamo. Ma perché? Perché questa è la vostra via. Voi siete chiamati a passare da questo Mezzo (Neri: n.d.r.), siete chiamati a passare da questa strada. Questa è una vostra sosta della vostra vita, dove ognuno di voi viene affinato, ripulito, risanato, per poi dopo continuare a parlare ed a camminare più veloce che mai.

La correzione dei vostri difetti... voi siete chiamati a questo! Se non la sentite, sbagliate col vostro libero arbitrio, ma poi sarete chiamati ancora allo stesso sbaglio che avete commesso. E se sbaglierete ancora, sarete richiamati ancora, e poi ancora, e poi ancora, e poi ancora fino all’infinito, perché dovete passare di li!

Noi ti chiamiamo continuamente fino a che non avrai superato quello scoglio per camminare in questo passaggio della tua vita. Per ogni errore che tu fai, sei chiamata a passarlo. Se sbagli continuamente, sei chiamato daccapo per superare quell’errore. Quindi non puoi pensare di essere solo! Tanti intorno a te tengono per la mano la tua anima; tanti ti circondano, ti sorreggono perché tu possa superare l’attimo di quell’errore che hai commesso, che pure non riesci a superare o a camminare! Senza le tue Guide non puoi fare niente. Questo è già stato detto tante, tante volte. Non ti devi sentire solo, mai!

Molte cose non le hai sapute superare sulla terra, pazienza! Il tempo ce l'hai, continueremo ancora e poi ancora e poi ancora e poi ancora. Pensa quanto ti amiamo! Ecco perchè soffriamo quando non riesci a comprendere, oppure ti senti sola, quando invece quante testimonianze ti diamo che ti vogliamo bene! E allora, se vuoi chiedere perdono non sbagliare più. Lascia quella parte di egoismo che c'è in te, liberati da questo grande attaccamento terreno. Finchè sei legato a questa àncora terrena, come possiamo fare a trasportarti in cima a questo oceano, affinchè tu possa riaffiorare in un nuovo livello evolutivo?

E accetta, accetta l'umiliazione da tutti, fa parte della tua evoluzione. Di chi ti fa del male devi pensare che è una parte di te, perchè domani dovrà fondersi in te. Perciò non li puoi mai condannare, condanneresti te stesso.” (Luigi 3.10.90)


“Il karma di ognuno di voi è quello che già voi conoscete. Avete conosciuto la sofferenza della terra, avete conosciuto le lacrime e il dolore, avete conosciuto il sudore della vostra fronte: come vedete nessuno è uguale all’altro, però venite ricompensati da gioie inaspettate, da vincite inaspettate, poiché chi sa accettare il karma, il karma che è solamente dolore, viene poi il momento in cui lui è ricompensato, è appagato da tante cose. Se lo sa accettare troverà la pace dentro di sé! Questo è il karma.

Poi, in cosa consiste il karma? Nell’accettazione di tutto ciò che vi viene dato: questo è il superamento del karma, perché se a te viene dato dolore di diverse nature o dispiaceri di diversi modi di essere, li devi accettare offrendoli a Dio. Ecco: questo è il karma che ognuno di voi deve fare. Il karma non è di tutti uguale, perché? Quando ognuno di voi trapassa, viene portato dalle sue Guide che l’hanno assistito su questa madre terra, e lo portano su, nel luogo del riposo. Egli può verificare tutte le sue vite passate come se vedesse delle immagini recentissime: vede tutte le sue male azioni e vede le belle azioni. Una volta che ha potuto meditare, piangere e soffrire in questo suo luogo di riposo dove non viene disturbato da alcuno, solo le sue Guide che l’hanno assistito in terra vanno lì e lo accarezzano e gli fanno coraggio.

Ecco che voi parlate della famosa dualità: da una parte – dite – sento suggerire di fare in una maniera e da una parte mi sento suggerire di fare in un’altra. Come è composta questa vostra dualità? La parte che è il male è quella che viene suggerita dai vostri sensi, che sono dentro di voi: è la parte più consona, più comoda per la vostra vita terrena o per accumulare denaro o per raggiungere lo scopo di una vostra materialità.

Ma la Guida che vi sta accanto questo non lo vuole! Il suo compito è quello di farvi fare evoluzione, perciò vi dirà tutto il contrario di quello che il vostro istinto in quel momento vi suggerisce. E se voi molte volte siete portati a fare un’azione di egoismo, la capovolgete e poi dite: “Ho fatto del bene! Non so perché, ma ho sentito di fare così!” Avete fatto un’azione buona, perciò la vostra anima, il vostro spirito, accumula una ricchezza spirituale ed avete fatto una parte di evoluzione.

E questo conflitto che nasce in voi va secondo come vi comporterete: se vi comportate male sentirete il dolore dentro di voi, il rimorso dopo aver fatto un’azione del male che avete compiuto; invece, vi sentirete felici se avrete fatto un qualcosa di bello. Ecco la ricompensa, ecco la lotta interiore tra il male ed il bene: l’attrazione fisica, materiale, terrena; l’attrazione divina della vostra anima che vi chiama all’attrazione del vostro universo, del vostro cosmo, ché voi ne fate parte così viva! Questo è il karma!

Questo è tutto ciò che ognuno di voi sente e prova in ogni attimo della sua vita. Ecco perciò che il dolore, di qualsiasi natura sia, fisica, materiale o terrena, non sono altro che prove da voi stessi scelte prima di scendere sulla terra. Ma il vostro libero arbitrio lotta per il distacco, per allontanarsi da questa cosa di cui voi sentite il peso e sentite il dolore, ché non vorreste accettare ciò che vi disturba e vi dà dispiacere. Ecco allora il fattore dell’anima Custode o vostra Guida, che vi accarezza e vi consola e vi dice: “Figlio mio, accetta il karma della tua vita, accetta questa tua sofferenza, perché solamente da questa tua sofferenza ti puoi innalzare e fare evoluzione, purificare te stesso e la tua anima.

Vi è stato spiegato il perché del karma; vi è stato spiegato il perché del corpo più bello o più brutto; vi è stato spiegato il perché uno muore così giovane: è perché lui ha finito il proprio karma. Voi avete il karma: non uno, sono sette i karma che voi dovete vincere ogni volta che venite sulla terra! Non vi è dato di vincerli tutti insieme. Quali sono i karma? Una vita – e molte volte non vi basta – per vincere la lussuria; un’altra volta la sessualità; un’altra volta è l’attaccamento alle cose terrene; un’altra volta è l’ipocrisia, e via, e via, e via… Perciò voi potete nascere anche tre o quattro volte, fino a che non avete vinto uno di questi vostri difetti, perché dovete ritornare alla purezza di come eravate, poiché dentro di voi, dentro questa vostra materia si nasconde un diamante così bello che brilla e manda luce da ogni parte. È come se un bellissimo diamante fosse tuffato nel fango: non potete dire che è fango, potete dire solamente che questo diamante è sporco, va solo ripulito. Avete compreso? Vi ho spiegato il perché del karma; vi ho spiegato il perché avete il karma, il perché della vostra evoluzione.” (Luigi 25.6.86)


“Se io voglio fare evoluzione, devo accettare il torto di quello che mi fa del male, va accettato, anche se una parte di noi, dentro, soffre e si ribella. Ribellarsi molte volte è umano: non ribellarsi è divino...Ribellarsi quando uno viene colpito è naturale, questa ribellione è istintiva; è un istinto, quella parte della nostra dualità tra bene e male. E' l'istinto che si ribella e dà questa conseguenza, ma a mente calma non ci si ribella più. E' quell'attimo che viene istintivo. Gesù non si è ribellato! Se non riusciamo ad essere come lui, cerchiamo di essere come S. Francesco, come Yogananda...

Molti ricevono il male per fare evoluzione; molti ricevono il male per essere messi alla prova. E molti fanno il male per poi essere castigati e per risentire il male che hanno fatto, perchè non crediate che chi vi ha atto del male poi se la passi liscia! La nostra grandezza, la nostra evoluzione è proprio di non soffermarsi a pensare al male fatto o ricevuto, ma di perdonare. Se noi non sappiamo perdonare che esseri evoluti siamo? Chi è quello di voi che non ha mai fatto un torto a qualcuno? E chi tra voi non ha ricevuto torti da qualcuno? Siamo nella bilancia della vita, dove ognuno di noi accetta e dà: accetta il bene e dà il bene; accetta il male, ma non lo dà!

Ma noi bisogna essere al di sopra di tutto questo, bisogna essere già un pochino più coscienti, perchè seguiamo una spiritualità che gli altri non conoscono. Allora, se non sappiamo perdonare noi, che conosciamo ciò che si fa, come fa a perdonare chi non conosce queste cose? Uno arriva a dire: occhio per occhio, dente per dente! Perchè? Perchè non ha la ragione, non sa qual'è il significato del perdono. Ma se noi crediamo nella reincarnazione, crediamo che veramente l'essere umano può essere perdonato, crediamo veramente che noi siamo esseri divini, crediamo veramente che noi siamo al di là di noi stessi, come l'aurea che lo spirito sprigiona, allora, figli miei, credetemi, anche le mie sofferenze vengono dal male della gente... La nostra evoluzione, il nostro modo di essere e di andare avanti è la sofferenza. Dobbiamo perdonare proprio quelli che ci fanno del male: sta qui la grandezza di ognuno di noi." (Neri 4.2.95)
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