L'Eredità di Neri
10 dicembre 1994
In questo giorno, pensando forse al momento in cui ci avrebbe lasciato terrenamente, NERI ebbe per noi e per tutti, questa ennesima espressione di Amore:
Spero di essere ancora in mezzo a voi per tanto tempo, se Dio lo vorrà! E se non lo vorrà,
VI RIMARRA' IL MIO SPIRITO,LA MIA PAROLA, IL MIO RESPIRO, PERCHE' IO GIUNGERO' SEMPRE A VOI E VI PARLERO'D'AMORE COME ORA, VI ACCAREZZERO', VI AMERO' SEMPRE DI PIU'!
ECCO LA MIA EREDITA' DI QUESTO GIORNO:
CHE NON VI LASCERO' MAI! VI AMO TANTO, FRATELLI MIEI!
Il testamento spirituale di Neri Flavi
E questa è una parte del suo immenso testamento spirituale, lasciato al gruppo in un giorno di plenilunio di qualche anno prima, il 27.4.1991 (l'intero testo di questo testamento si trova a pag. 114 del libro “Pensieri Infiniti”).
"Ho lasciato le mie sostanze sulla Terra, ho lasciato i miei insegnamenti, ho lasciato tutto e allora di là io sarò ancora più forte che mai! Ritornando sulla Terra non tornerò più come un essere umano, ma come un Maestro; ma non mi farò riconoscere e voi non mi riconoscerete, perché sarò l'umile fra gli umili, forse il più povero, il più straccione, perché la bellezza mia sarà solamente nell'espressione della parola e della sostanza delle opere che farò. Solo così sarà la mia esistenza sulla terra e allora potrò accarezzare i poveri, potrò accarezzare gli umili, asciugherò le loro piaghe, ma non le lascerò nel corpo loro, bensì le porterò via con me, su di me, per rendere pulito quel corpo piagato e pieno di dolore; e qualunque cosa io toccherò, saprò dare quella pace, donare quella gioia e quella serenità e quella salute che chiedono!
In questo mi distaccherò dall'essere umano, perché non sarò più come un essere umano della terra, ma verrò come un Maestro quasi disincarnato! Tutto ciò che vedranno del mio corpo sarà come una apparenza, che non ha sostanza come corpo, ma ha sostanza spirituale! E io vivrò così e così mi sarà facile portare su di me le vostre piaghe e i vostri dolori.
E ognuno di noi, quando arriverà sulla soglia della vita, attaccherà il suo abito, il suo corpo e lo lascerà lì; e passando la soglia della sua dimora, che è la dimora terrena, si incamminerà verso l'Universo, come se dovesse camminare in un sentiero che è il nostro Sentiero. Sì, dovrà camminare veramente in quel sentiero che è palpabile, che è vero, che è puro....
Egli non potrà dire: " Io ero un piccolo spirito che possedevo un corpo; io ero un piccolo spirito soggiogato dal peso del corpo", non potrà più dire:" io ero, io ero...." .No! Io sono! E questa Sostanza lo renderà vivo più che mai, per la prima volta si accorgerà di vivere, perché la sua esplosione, tutto questo suo pulsare, palpitare dentro di sé fa parte della Creazione, farà parte di Dio!! Cos'è Dio? Dio è Creazione. Intorno a noi è Creazione!....
E la trasparenza di noi stessi, la trasparenza di ognuno di noi che vibra e pulsa in quella maniera è la ragione di vita vera, è quella ragione di vita che non ci fa più sentire di essere quello che oggi siamo, ma ci fa sentire un qualcosa di più: che noi non apparteniamo a questo mondo e a questo corpo, ma apparteniamo all'Infinito Spazio, dove la nostra regola di vita è quella, la nostra missione è quella. Poiché solo lì, essendo libero da un corpo, dalle sensazioni terrene, io posso asciugare le lacrime, posso asciugare le piaghe dei miei simili, perché io sento che il mio cuore vibra, il mio cuore si è aperto all'Universo. È solo questo, solo chi di noi si è aperto all'Universo può sentire il dolore dell'essere umano che cammina sulla Terra, solo in quello stato lì può asciugare le sue lacrime, può asciugare le sue piaghe e dire:" Io le porto per te!". È questa la ragione di ognuno di noi; è questa la ragione della nostra vita; è questa la ragione del nostro cammino terreno!
E non a caso il nostro nome è il "Sentiero", perché dobbiamo camminare non solo sulla Terra, dobbiamo camminare nell'Infinito Spazio, dobbiamo camminare attraverso le anime: non ci dobbiamo fermare e sentire la presenza di un corpo o il palpito che può mandare questo corpo, no! Io l'ho superato, perché io sono Vivo! E allora, se sentirò un gemito o un pianto, se sentirò il pianto di un bambino, se sentirò il pianto di un vecchio che soffre, io lo potrò oltrepassare per portargli via i suoi dolori e per potergli dire:
“Eccomi, io sono con Te! Cammina accanto a me, appoggiati a me, affinché io possa camminare con te nel sentiero della vita, ma più che altro appoggiati a me perché io ti possa portare nel Sentiero di una Vita che è molto maggiore di questa terrena: oltrepassare i limiti della nostra conoscenza, oltrepassare i limiti della nostra fase terrena e andare oltre, oltre, oltre ancora!"
E allora, camminando nell'Universo, io posso toccare le stelle, posso toccare l'aria, ma non ne sentirò più la presenza, ma solo un fruscìo leggero che mi accarezza, che mi oltrepassa come io oltrepasso lei: è una fusione continua, è una sostanza Vivente che ognuno di noi sa incorporare nell'Universo: immedesimarsi, plasmarsi insieme all'Universo, sentirsi "uno solo"!.....
Ecco il grande invito nel dire: "amatevi! Ma amatevi davvero, senza riguardi, senza niente, non deve esistere niente! ". Quello che deve esistere è solamente la volontà interiore! ...facciamo uscire la nostra intelligenza, facciamo uscire il palpito del nostro cuore, uniamolo a questa grande volontà. E se è uno che mi ha tanto odiato e mi ha fatto del male, posso dirgli:" Ecco, io ti perdono!". Ma questo non basta, poiché, avendo fatto questo gesto, inginocchiamoci davanti a lui e chiediamogli perdono, perché anche noi abbiamo bisogno di essere perdonati, perché anche noi abbiamo bisogno di essere amati!
E se non c'è perdono, non c'è amore. Se non c'è amore non c'è sostanza di vita. Se non c'è sostanza di vita io non potrò mai amare; e per amare devo perdonare! Per amare devo essere un qualcosa che mi esalta, un qualcosa di diverso da quello che sono. E per essere diverso, e per fare un'anima di gruppo, come noi vogliamo fare, ecco: io vi chiedo perdono! Il perdono per non aver saputo amare di più. Il perdono per non aver saputo donare di più. Il perdono per non aver capito di più. Il perdono per essere stato tante volte così solo e così lontano da voi....
Ecco perché siamo qui. E se questo "Sentiero" si dovesse fermare, tutta la Creazione crollerebbe, perché questo "Sentiero" non ha limiti; questo "Sentiero" che cammina dalla Terra all'Universo non ha fine, non ha né principio né fine. Non aveva principio all'inizio della nostra Creazione, non avrà fine nel giorno della nostra vita terrena. E tutto sarà VIVO, sarà VERO!! E allora però, incontrando nella via un qualcuno che io conosco, un qualcuno che mi viene incontro, io l'abbraccio e gli dono me stesso; l'espressione del mio intimo che si sprigiona da me è tutta vostra, e come l'ho consacrata a Dio io la consacro voi, fratelli miei! Non c'è né principio né fine nel mio amore per voi. Voi siete la mia Vita e io sarò la
vostra Vita: ecco il "Sentiero"! Ecco l'Anima di Gruppo che cammina insieme a voi!"
(Neri 27.4.91)
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E sulla nuova missione di Neri, con un messaggio ricevuto da Maria nel 2008, gli Esseri di Luce ne hanno dato una straordinaria conferma, con la quale è giusto concludere.
Neri accompagnerà l'uomo nuovo
"Se dovessimo classificare il Maestro Neri, potremmo dire che egli è stato uno degli Strumenti più completi dell'ultimo millennio. Perché più completo? Perché aveva in sé tutte le possibilità di un grande Iniziato, e le possedeva per evoluzione: egli era uno Spirito Intelligente, volendo con ciò significare che la sua era Intelligenza Spirituale, acquisita soltanto tramite evoluzione, non regalata.
Noi Entità gli siamo state vicine come Angeli, lo abbiamo custodito come un bambino affidatoci dal Padre e tuttora è con noi.
La sua missione non è finita, ma deve incominciare!!
Egli accompagnerà l'Uomo Nuovo nel suo cammino di evoluzione, guarderà lo Spirito dentro di lui e lo porterà nella strada giusta del Padre, come il Padre ha accompagnato lui nel cammino della sua vita sulla terra.
Egli è rimasto Maestro di questo Centro a lui affidato, e che lui poi ha scelto, cercando sempre di cogliere negli umani quella parte che gli apparteneva, cioè lo Spirito, essendo noi tutti Uno!
Il suo pensiero, ora, è di condividere tutto quello che tramite di sé ha lasciato come insegnamento -sia nelle sculture che nelle rivelazioni- a tutti coloro che sentono la necessità di una ricerca interiore e di avere più coscienza della conoscenza.
Più presa di coscienza ognuno acquisisce e più conosce."
(Messaggio dall'Astrale di Nannarella n. 72 del 22.5.08)
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