Festa dei Santi: come si celebra nell'Astale.

IL MAESTRO
02-11-1991
LA FESTA DEI SANTI: come si celebra nell’astrale.
La pace sia con voi.
O meravigliose creature, intime amanti del cuore Mio, eccoMi a voi a salutarvi come l’ultimo dei servitori. Ho voluto cedere il Mio posto ad un cuore che fremeva per poter parlare.
Si dice assai, sempre, che questa è la festa dei Morti. È un’errata versione, poiché è la festa dei Santi, perché tutti i tra¬passati sono Santi. E perché è la loro festa? È la loro festa perché sono liberi, in questo giorno, in questa vostra ora terrena, di manifestarsi a voi tutti in una maniera o in un’altra, perché qui ci sono tutti all’appuntamento di questo giorno che è sacro.
Essi vengono a voi in particolare loro volontà. Appartengono a voi ed in questo giorno vengono: ecco perché è la loro festa.
Voi li rammentate come defunti: i defunti siete voi, figli Miei, perché se loro sono con Me, come potete fare a dire che sono defunti? Forse defunto sono anch’Io? No, sono Santi, tutti in Mia compagnia, buoni e meno buoni.
Per tutti, ché loro vedono Me, ho una parola d’incoraggiamento, ho una parola di luce, ho una parola di bellezza, di vita, che si trasforma alla volontà dell’universo intero. Ma è la volontà di tutto l’universo che si apre e si sbriciola, sparisce, si allarga, si consuma, si rinnova e si riforma in una nuova vita ed in una nuova bellezza di spirito, come se tutto l’universo si dovesse rinnovare, ricreare, rinascere, rifondere, come se l’universo oggi fosse finito!
Esso torna a germogliare, si rinnova... stelle cadenti, stelle spente che si riaccendono! Ecco perché ogni tanto trovano stelle nuove! E tutto rinasce in questo giorno così bello, così puro! È il banchetto dei Santi, dove i buoni si rincontrano con quelli meno buoni.
Ogni piano astrale si confonde e sparisce, si consuma e si dissolve. Tutto è aperto, tutto è vivo! È qui che le anime si rin¬contrano, si ricredono e ripensano ad una nuova loro sistemazione. Vedono più chiaramente ciò che è l’eterna Luce.
Pensate, come in una meravigliosa, grande bolla di sapone, la grande Luce che si espande con Dio in alto, al centro, e tutti intorno si adorano, si guardano, si incontrano. È festa perché possano parlare con Dio!
Ogni velo, ogni mistero viene svelato. Ognuno può entrare, u¬scire, vedersi, incontrare, e tanti, a braccia tese, chiedono perdono! Ma nulla è perdonato, poiché tutto è amore, e chi vive d’amore non ha bisogno di perdonare, perché è proprio il grande amore che lo porta a dire: “Io ti ho già perdonato!”
Questa è la fusione esemplare di un universo, e voi che siete al centro, nella vostra cecità non potete vedere questa grande meravigliosità di lampi, tuoni, scintille!
È festa, è festa, è festa! E ognuno assorbe come a fontane me¬ravigliose! Si immergono sotto per abbeverarsi, costruirsi, rinno¬varsi, gelosi quasi, meravigliosamente belli. Vogliono bere di questa Sorgente di vita dai mille colori che scendono da Dio. Pas¬sano sotto come a grandi cascate, si immergono e ringraziano il Creatore di questa grande grazia.
Oggi è il perdono totale di tanti peccati. Molti che dovevano venire sulla terra per scontare, pagheranno il proprio sbaglio, ma tanto, tanto in minima parte! Dio è grande, è cosi grande!
Perciò il karma rimane, la penitenza rimane, il giogo diventa più legge¬ro, e non è di metallo duro, ma di legno leggero. Non è un giogo, è una piccola croce che tanti rinnovano coi loro peccati, e questa fusione, questa grande, meravigliosa contemplazione… in essa tutto è e rimane sempre, ogni vostro anno del vostro tempo.
La festa dei morti… non lo dite più! È la festa dei vivi, è la festa della Luce! I Santi, l’ieri del vostro tempo, hanno banchet¬tato, hanno preparato le mensa, hanno addobbato l’universo con mille stelle diverse; hanno acceso i cuori di tutti ed in questo splendore, oggi, l’universo è tutto una Luce sola!
Se voi vi vedeste, se ognuno di voi si potesse vedere davanti ad uno specchio, vi vedreste in mezzo, immersi nella Luce, poiché il vostro corpo è trasparente, è trasparente di Luce dove tutto si è unito e si è immerso, ed i vostri cari tutti che scendono a voi, vi portano più che mai la Luce che hanno accumulato sotto la grande Fontana dell’energia.
Pensate a questa scena! Voi vedete il buio perché avete cecità, ma la cecità non esiste, la cecità non è per noi. Noi siamo Vita, e chi crede in Me, vivrà!
E allora Io oggi, in questo vostro tempo, in questa vostra ora terrena, insieme ai vostri cari tutti, anch’Io vi porto la Mia Energia e la Mia Luce, vi porto la gioia di tutta la creazione! Vi porto la gioia e la Luce del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Se oggi è la festa dei morti, festeggiatevi voi, perché noi siamo vivi! Perciò festeggiatevi voi, perché voi sarete come noi! Su questo non c’è dubbio, è scritto e voi lo sapete! Perciò festeggiatevi, perché noi vi festeggiamo!
Voi siete venuti ad addobbare le tombe con inutili fiori. Oh, cecità vostra! Siamo noi che vi portiamo i fiori della bellezza trasparente, di gemme che risplendono! E milioni e milioni di stelle e di lucciole cadenti scendono su di voi ora, sulle vo¬stre teste e vi rinnovano!
Voi credete di fare festa ai trapassa¬ti, ma siamo noi che facciamo festa a voi, perché voi siete i mor¬ti, siete i ciechi, siete i sordi, siete gli uomini che faticano e sudano quel calvario del vostro karma su questa nuda terra!
Ma noi non sudiamo, non abbiamo il karma, non abbiamo la notte, non abbiamo il giorno! La nostra Luce è continua, unita, sola, vivace, brillante! È la bellezza della Vita, è la bellezza dell’Amore!
Ecco, vedete la differenza? Voi piangete per noi… siamo noi che dobbiamo piangere per voi, per quanto ancora dovete soffrire per portare il vostro giogo, anche se Io lo sorreggo.
Anime belle, anime pure, anime pie! EccoMi a voi sempre, in o¬gni momento! E allora stasera, nel vostro momento e nella vostra ora, banchettate, festeggiatevi, poiché un tempo, un anno del vostro tempo è trascorso!
Vi avvicinate a noi e vi allontanate da quella che è la vostra terra, cosi ruvida, così fredda, cosi umi¬da! Vi dovete cibare di questa terra che voi con tanto sudore do¬vete coltivare, altrimenti morireste! E dovete concimarla con del¬le sostanze che per noi sono immonde! E piangete noi, noi che ab¬biamo il cibo della Vita Eterna! Abbiamo l’esaltazione della Luce! Ma voi no, voi sudate ancora, e piangete! Ecco perché siamo noi a sorreggere voi! Provate voi a sorreggere noi, se vi riesce!
Questa grande Rivelazione ve l’abbiamo voluta fare perché è bellezza divina. Oggi è il giorno di Dio che perdona tutti. Perdona tutte le offese che vengono fatte a Lui, tutti quelli che hanno offeso lo Spirito Santo.
Ma non c’è bisogno di aspettare questo giorno, perché non solo vi perdona volta volta, ma oggi di¬ce: “Hai sbagliato cento… paga due!”
Ecco che allora tutti andarono nel campo a lavorare e gli ultimi non lavorarono le loro ore: chi lavorò otto ore, chi dieci, chi una. Ma quando arrivò il fattore a pagare, a tutti dette la stessa moneta. E così sarà per voi!
Non si adireranno i primi, non si adireranno gli ultimi, poiché Dio non può dare a uno di più ed a uno di meno, dà a tutti la stessa moneta! E allora gioite per questo.
Non vi arrabbiate mai, che la serenità sia in voi. Nella cal¬ma, nella bellezza e nel dolore, lodate Iddio che vi lascia soffrire perché è proprio nella sofferenza che voi potete avere la gioia dell’evoluzione.
EccoMi, eccoMi a voi! Vi dono la Mia Luce e la Mia Espressio¬ne, vi dono il Mio Amore.
Io vi lascio, devo tornare da tutti i Miei fratelli vivi e lascio voi defunti sulla nuda terra. Ma festeggiatelo oggi, perché noi tutti saremo con voi, banchetteremo con voi, perché noi festeggeremo voi!
Oh, come vorrei in questo momento che anche ognuno di voi fos¬se insieme a Me! Quanta gioia c’è in cielo! Quanta gioia c’è sul¬la terra! Quanta Luce c’è in questa dimora! Vi posso assicurare che non c’è un granello di spazio né sul pavimento né sulle pareti né al centro e né al soffitto di questo Cenacolo!
Luce a voi, serenità e pace, perché si conquista l’universo, si conquista il cuore di Dio ringraziandoLo di quel che ci dà, perché anche noi saremo Suoi. Ripetetela sempre questa parola ed Egli go¬drà vedendo che voi Lo potete vedere!
Il cieco nato siete voi, ma noi vi porteremo la Luce e la gio¬ia, la bellezza infinita, l’amore perfetto; vi insegneremo e con pazienza vi sorreggeremo. Siete come tante larve che camminano col sudore della propria terra, e noi saremo lì e vi abbracceremo, e insieme a voi cammineremo.
In umile silenzio Io vi benedico nella Luce che vi appartiene, che è la Luce di Dio.
Pace a tutti.

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