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Domanda n.8: immedesimarsi con tutto l'Universo
- mercoledì, 29 ottobre 2014
- Domanda:
- "Cara Maria, nella Tua risposta ad una precedente domanda hai parlato degli atomi dell'universo, con i quali immedesimarsi. E' forse questo il segreto della Creazione?"
- Risposta:
-
RISPOSTA
"Cara A., certo, è quello, ma è anche molto di più, è l'unione con il cosmo e con tutti i nostri fratelli, siamo tutti uniti in un unico affetto d'Amore Divino. Se ci innalzeremo, vedremo più lontano, ma vedremo anche dentro di noi, la nostra Scintilla Divina, e vedremo la Verità. Su questi argomenti puoi leggere la Rivelazione del Maestro che riporto qui sotto, seguita da alcune domande rivolte al Maestro Luigi."
"Padre, nelle Tue mani raccomando lo spirito Mio. Tutto è Luce e tutto è Amore; tutto è Verità, compassione; tutto è armonia totale dell’essere vivente che gira su se stesso per tenere il proprio equilibrio. Tutto è armonia, è l’amore, l’amore...
Sprigionatevi da dentro di voi, uscite, spaziate, immedesimatevi con tutti gli atomi dell’universo, immedesimatevi nelle loro correnti d’aria calda, immedesimatevi con l’armonia di tutta la creazione, immedesimatevi col fiorire degli alberi, immedesimatevi col calore del sole, immedesimatevi dentro e fuori di voi affinché tutto debba fiorire, innalzarsi, gioire!
Immedesimatevi nel vostro fratello e nella vostra sorella accanto a voi, affinché possano udire il vostro palpito e la vostra parola. Immedesimatevi nel vostro respiro e nella vostra mente; immedesimatevi dentro di voi poiché voi siete l’essenza pura, fate parte della creazione, fate parte della vita.
L’amore che vive, che vibra, che s’innalza, che brilla, e ogni suo atomo contenente ogni singola vostra persona o spirito, fate che debba spaziare, vibrare, brillare come un fascio di luce. Innalzatevi sopra di esso per vedere più lontano, e vedendo più lontano vedrete dentro di voi quel palpito che brilla dove è l’inizio della scintilla che è dentro di voi, quella scintilla che è nata dall’origine della vita!
Spaziate, spaziate, affinché ognuno di voi possa ritrovare quella vera Verità di una Vita che non si consuma, che non si logora, ma che rimane integra vita. Vita, vita... oh, vita, dai amore, spazia amore, regala amore e costruisci amore, semina Amore, raccogli amore, dai amore!
Che la vostra piccola scintilla divina semini continuamente l’amore, s’ingrandisca e sia vita! Date vita all’amore che voi offrite, poiché se non darete vita, il vostro amore scomparirà nel nulla. Ecco, ecco cosa significa l’amore… una parola così semplice… e può essere vuota o piena di significato; può essere inutile o piena di sostanza; può essere tenebrosa o piena di Luce che s’innalza al di fuori di voi e dentro di voi.
Non basta guardare l’Alto, ma guardate dentro di voi dove le radici penetrano nel cuore divino dello stesso Creatore che vi ha dato vita. Brillate allora, sospirate, piangete, piangete per la disgrazia di non saper conoscere, per la disgrazia di non saper amare, per la disgrazia di non saper soffrire, per la disgrazia di non saper offrire, per la disgrazia di sentirsi soli, inutili!
Oh, quante volte ho udito quelle tenebrose parole: ‘che ci vado a fare!’ Innalzate invece – Io dico – quella vostra piccola scintilla divina fino a farne un faro; immortalatela nell’universo affinché possa brillare continuamente girando su se stessa! Solo allora potete dire: “Oh, Dio, nelle Tue mani io raccomando il mio spirito!”
Padre, Padre, – direte allora – io non sono abbandonato perché ho sentito il Tuo calore, ho sentito la Tua Vibrazione, ho sentito il Tuo Amore, ho sentito il Tuo palpito, ho sentito la Tua Parola, ho sentito il Tuo pianto che mi inondava il cuore, ho sentito il Tuo respiro… eppure io non ho saputo asciugare la Tua lacrima che scendeva allora, e scendeva per me; non ho saputo parlare, eppure quella parola era diretta a me; non ho saputo udire perché troppi, troppi interessi che vagano nelle mie tasche e nei miei fondi di un misero pezzo di carta, con scritto l’ammontare di un totale inesistente, mi rendono cieco e mi rendono muto!
Io sento allora quella forza grande che mi tiene lontano da Te. Oh, Dio, Dio mio, – urla allora – Dio mio, perché mi hai abbandonato? Perché non sento il Tuo calore, non sento il Tuo pianto e la Tua Parola? Perché non vedo il brillare dello spirito mio, perché non Te lo so offrire? E perché allora non piango insieme a Te per il fratello che non vede e non sente? Per il fratello che non parla, poiché la parola deve essere vita, deve essere armonia, deve essere contemplazione; la parola deve essere la sola esistente vitalità della propria anima, del proprio spirito, perché solo con questa prende forza e ne prende coscienza!
EccoMi a Te allora, e come il Maestro Luigi dice… “Io esco dal mio essere per entrare nel vostro essere, per spaziare e ritrovarmi poi dentro il mio essere insieme a voi, poiché io ad uno ad uno, vi abbraccio e vi chiamo e vi accarezzo!” Ecco la parola, ecco la bellezza, ecco lo spirito che brilla e l’amore Mio, o Padre Divino!
Io so che ogni Tuo palpito è il Mio palpito; Io so che siamo sincronizzati insieme, poiché il palpito del Tuo cuore è nello stesso istante il palpito del Mio cuore. Siamo sincronizzati in un unico affetto d’Amore, e quest’Amore Mi rende vivo, Mi rende libero, amante delle Mie ispirazioni divine, amante dello stesso Spirito Mio, poiché esso Ti appartiene; amante dei Tuoi pensieri, perché Mi appartengono.
Geloso di ognuno di voi, Io Mi dono a voi, come Mi donai! Io rinnovo questo patto d’amore insieme a voi e al di fuori di voi, nell’universo, poiché Io sono Colui che Egli È! Io sono una parte di voi, e questo pianto dell’Anima Mia non è tristezza, ma è armonia, poiché ho potuto comunicare, ho potuto parlare.
Beati coloro che potranno udire la Mia Parola; beati coloro che Mi potranno ricevere, non nel simbolico gesto di un’ostia, ma Mi potranno ricevere in spirito, che è la più grande armonia che ogni essere vivente può avere, può donare. Beati coloro che si sono uniti in questo momento.
Ecco, se nelle mani del Padre Io raccomando il Mio Spirito, nelle vostre mani raccomando il Mio Amore, nel vostro cuore incido il Mio Nome, e nelle vostre menti incido il Mio volere e la Mia passione, affinché ognuno di voi possa vivere con Me l’attimo di un giorno, e di un giorno dopo giorno, del mese e l’anno e nell’infinito stare vivo insieme a voi! Eccomi Padre, lascio a loro la Mia eredità, lascio a loro il Mio Amore per tornare di nuovo a Te. Beati coloro che Mi seguiranno.
Pregate per coloro che soffrono; pregate per i malati e gli infermi; siate umili e non dite mai ‘io avrei fatto, io avrei detto,’ perché nello stesso istante che voi direte questa frase, sarete condannati, sarà posta su di voi questa condanna; ma dite solo: “Signore, io sono il tuo servo.” E dite insieme a Me: “Signore, nelle Tue mani raccomando lo spirito mio.”
Padre… fratelli e sorelle, Io sono con voi fino alla fine dei secoli! La Luce vi benedica. Pace a voi tutti.
(Il Maestro, Rivelazione dell'11.04.1990)
* * *
"La pace sia con voi. Luigi vi dà il saluto, l’abbraccio e l’affetto. Luigi vi offre tutto se stesso affinché questa Pasqua sia di Resurrezione per tutti. Pregate per coloro che non possono e non hanno la gioia di questo attimo che vi è regalato, donato e apprezzato. Parlate se volete, non mi tratterrò a lungo.
Domanda: senti Luigi, il Maestro ha parlato di immedesimarsi ed ha fatto diversi esempi di come ci si può immedesimare. Mi è sembrato di capire in questo, un suggerimento come di fusione tra le nostre anime, i nostri spiriti, cioè l’amarsi nell’astrale, come ci si può amare nell’astrale... lo spirito che si innalza. È questo il concetto o il Maestro voleva dire qualcos’altro?
“Prima ama sulla terra i tuoi fratelli, automaticamente tutto avviene da sé, cioè l’amore dell’astrale. Hai capito bene? (sì) Parlate.”
Domanda: quando il Maestro dice che l’amore deve essere alimentato dalla vita, cosa intende?
“Pensa te se quando parli d’amore dentro di te non ci fosse vitalità, non ci fosse vita. Come faresti a parlare d’amore? Hai compreso? (sì) Su, presto.”
Domanda: il Figlio di Dio, per diverse volte ha detto: piangete, piangete... poi ad un dato momento, alla fine del discorso, ha detto: “Io piango e piango armonia.” Ci puoi spiegare?
“Non è forse tempo di Resurrezione? E se uno soffre e sa che deve risorgere, non piange forse d’Amore? Non ha forse parlato d’Amore e non di disgrazia? Perciò piange armonia, perché questo è tempo di Resurrezione: è l’invito fatto a tutti voi. Su, parlate.”
Domanda: senti Luigi, questa sera il Maestro non ci ha detto solamente di dare l’amore, quindi come incitamento e insegnamento, lo ha chiamato addirittura testamento. È molto bello perché siamo alla settimana di passione, ma ha un significato molto più profondo, il testamento dell’incitamento.
“Col testamento vi ha riconosciuto come figli e fratelli e lo ha lasciato a voi, inciso nel vostro cuore. La Sua volontà è incisa con la Sua mente e con la Sua vibrazione. Ha lasciato dentro di voi la Sua volontà: ecco perché lo ha chiamato testamento. E non ha forse detto d’urlate insieme a Lui: “Signore, nelle Tue mani raccomando il mio spirito?”
Non ha detto ‘Io dico,’ ha detto ‘urliamo insieme, parliamo insieme, gridiamo insieme… Signore, nelle Tue mani raccomando il mio spirito!’ Perciò ha chiesto a voi, si è immedesimato dentro di voi: ‘Io esco per entrare in voi, per poi ritornare dentro di Me, insieme a voi.’
Quindi ha fatto il gesto per voi, lo ha fatto insieme a voi, affinché ognuno di voi possa ricevere ciò che Lui ha ricevuto. Parlate.”
Domanda: scusa Luigi, il gran freddo che sentiva il Mezzo prima di iniziare la riunione, questa sera, è una cosa particolare, pregiudizievole per la sua salute o ci sono altri motivi?
“Era il freddo della morte che provò il Maestro sulla croce. Parlate se volete. (ma non viene fatto) Possibile che siate così deboli? Va bene, io auguro a tutti voi una Pasqua radiosa, piena di Luce e d’amore e vi benedico con tutto il mio essere. Pace a voi tutti.”
(Maestro Luigi, Rivelazione dell'11.04.1990)