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Domanda n.93:”Il virus della maldicenza” (smettiamo di parlare male e mandiamo pensieri positivi)

domenica, 11 aprile 2021

Domanda:
Cara Maria, mi sono accorto, ascoltando e leggendo, che in effetti, nonostante il disagio di tanta gente e la disperazione delle categorie più sacrificate dalla pandemia, ci sono tantissime persone che nella vita privata e in quella sociale parlano sempre più spesso di rimettere in fila i valori della vita, di impegnarsi nella solidarietà, di pensare ad uno sviluppo seriamente sostenibile, di avere più rispetto dell'ambiente e così via. Che davvero il virus della pandemia ci stia alla lunga migliorando? E da dove si potrebbe cominciare per cambiare?

Risposta:
Caro Lucio, certo che è come dici! Ed è così perché l'essere umano si è accorto di avere toccato il fondo in ogni campo della vita. Lo stare chiusi in casa per via del Covid 19 ha consentito spazi di riflessione che hanno fatto capire a molti che è giunta l'ora di fare qualche cambiamento. Mi è stato chiesto da più parti da dove cominciare questo cambiamento ed io ho sempre risposto che l’inizio del nostro personale percorso di miglioramento è riassunto in due sole parole: “essere buoni”.

Occorre essere buoni prima di tutto con noi stessi e poi con gli altri. Se io voglio essere buono con me stesso, comincerò intanto a riconoscere i miei errori e poi imparerò a perdonarmi. E lo stesso farò con gli altri, accetterò i loro sbagli e li perdonerò.

Neri ripete sempre che il passato è passato, che l’acqua passata non macina più e che ogni volta che io sbaglio poi devo subito dimenticare e ripartire, ricominciare dall'oggi. Migliorarmi ogni volta sia nei pensieri che nelle azioni.

E c'è un metodo molto semplice per fare questo: evitare la maldicenza. Il vero virus dell'umanità è questo! La maldicenza, il giudicare sempre tutto e tutti è la grande malattia dell'essere umano. E' vero che spesso i nostri giudizi sono forse giustificati dal nostro vissuto, dalle esperienze che abbiamo avuto, dai condizionamenti ricevuti. Ma è proprio da qui che dobbiamo cominciare: per uscire dal groviglio dei cattivi sentimenti e cambiare il nostro modo di pensare non c’è che un sistema, eliminare il giudizio. E con esso la condanna.

Questo è il primo lavoro da fare. Per aiutarci ad iniziare questo cammino, per smettere di dare giudizi (sia su noi stessi che sugli altri) i maestri ci hanno suggerito un comportamento, da indossare come un vestito: per “essere buoni” occorre “dire bene”. Dire bene di noi. E dire bene degli altri, di tutti gli altri, anche di quelli meno gradevoli. E dire bene significa “bene-dire”, mandare pensieri positivi come fossero benedizioni.

Su questi argomenti puoi leggere il Tascabile “Benedire” che trovi sul nostro sito, puoi rileggere altre domande (la n.4 “I nostri pensieri pesanti formano energia negativa”, la n.29 “E' l'essere umano l'unica causa del male”, la n.64 “C'è tanto bisogno di pensiero positivo” e la n.73 “Il male del mondo siamo noi che lo formiamo”), ma sopratutto ti indicherei queste due rivelazioni di Luigi e di Marco.


“Il nostro pensiero peggiore è la maldicenza, la maldicenza! Con la maldicenza si uccide tutti, si allontana tutti! Con la maldicenza si imprigionano le anime più belle. La maldicenza è l’unica cosa, gli unici pensieri, le uniche parole, le uniche persone che saranno condannate di più a portare un peso maggiore.

Perché? Se tu fai maldicenza, le anime che si avvicinano al bene le riporti nello stato terreno; perciò le hai condannate a prolungare la loro evoluzione, perché ogni anima non ha ancora un controllo di sé, ha bisogno sempre di qualcuno che le dica come fare, e questo come fare porta alla sua rovina.

Ma io non sono venuto per condannare nessuno, io rispondo alla tua domanda. Le uniche che sentiranno il peso della condanna che si creeranno da sé, sono quelle che praticano la maldicenza! Non vorrei essere loro!

Per maldicenza si intende parlare male ad altri di qualcuno per metterlo in cattiva luce. Se quel qualcuno ha simpatia ed amore per qualcosa o per qualcuno, la maldicenza lo allontana, ma non solo, odia o arriva a rinnegare quelle cose che potrebbero essere utili nella sua vita...

Perciò tutte le volte che tu parlerai male – detto simbolicamente – di qualche persona, tu dovrai pagare amaramente perché avrai creato uno stato di odio, uno stato d’indifferenza fra lei e l’altra persona. Ecco, questa è la maldicenza, e la maldicenza è un peso doppio da pagare!

Quando hai fatto del bene, dedichi tutta la tua vita alle persone che hanno bisogno di bene, questo è uno sviluppo del tuo pensiero, perché il tuo pensiero lo metti al servizio di chi ha bisogno. Perciò non ti crucciare, vai avanti così!...

Vedete, la maldicenza non è altro che la fucina del diavolo, perché con essa voi create odio... create odio! La maldicenza crea odio! Non lo fate, siete così belli! non vi sciupate! non vi lasciate raggirare dalla serpe della tentazione! Curate la vostra mente, fatevi belli, curate il vostro fisico... sorridete sempre e non parlate mai male, perché prima o poi pagherete!

Questa è una cosa karmica, chi fa il male, chi parla male... eh! quanti pensieri giusti vengono fatti! così giusti fino a farvi perdere la conoscenza che avete!

Ma chi parla bene, deve agire bene, ma bene con tutti, perché agire bene nel momento in cui abbiamo poche simpatie, si riduce nel poco e si paga molto, perché la maldicenza allontana l’essere da Dio!

Se Dio vi chiama qui – perché voi siete chiamati da Dio – e la maldicenza vi allontana... oh, poveri fratelli! poveri fratelli, quanta sofferenza incontrerete, poiché la maldicenza ruba, ruba le anime a Dio! E allora, io dico a voi amatevi, amatevi, amatevi... come io vi amo!”

(Luigi 24.3.93)




“Se qualcuno ride o piange di gioia, il pensiero è arrivato: sottile, silenzioso, armonioso, ha avvolto quell’essere umano e lo ha reso immensamente felice; partito da chi? Ma da ognuno di voi che sa amare, da ognuno di voi che sa perdonare, da ognuno di voi che sa donare, da ognuno di voi che sa vivere nel pieno amore, se pure per tanti incomprensibile. Questi, quasi meravigliati, guardano in estasi senza domandarsi il perché di anime infelici che improvvisamente ridono di gioia. Eppure il pensiero, che si ferma nella mente di questa vita umana, che rinnova completamente l’anima di questo essere e lo rende pieno di luce, sì, io dico a voi che il pensiero ha la potenza di rendere pieno di luce dovunque si fermi.

Perciò, io dico a voi di non mandare pensieri cattivi, non parlate mai a sproposito, non sparlate mai dei vostri fratelli o dei vostri amici, e tanto meno dei vostri nemici, perché questo vostro pensiero non debba mai rivolgersi verso di voi.

Io vi ho parlato del pensiero buono e di quello che può avere conseguenze negative; parliamo ora del pensiero che in questo attimo ci rende uniti, ci affratella più che mai, perché io entro nelle vostre menti e questo mio pensiero, tramutato in parola, lo lascio nei vostri cuori. Il mio pensiero, così astratto, così invisibile, ma così concreto e così vivo e puro, lo lascio in ognuno che ascolta la mia parola, in ognuno che parla di me. Io lo benedico perché mi aiuta nella mia evoluzione, ed acquisto allora potenza, potenza in luce, potenza in vibrazione, potenza in parola e potenza in amore.

È basato tutto sull’evoluzione. Del vostro cervello funziona solo una piccola parte, che è proporzionata al grado della vostra evoluzione. Voi, sviluppandovi nella vostra bontà, nel vostro amore, causate a mano a mano un aumento di quella parte di cervello che funziona: se ne scopre ancora e la vostra mente ragiona sempre di più.

Quante cose io dico a te che ora comprendi, mentre non potevi farlo sei mesi oppure un anno fa! Perché oggi le puoi comprendere e non allora? Perché la tua evoluzione va avanti, perché tu sei un’anima che ha Luce, ed allora arrivi a comprendere di più, e tale comprensione ti fa capire ancora sempre di più e ti aiuta nella tua evoluzione.

Per fare un esempio semplice, dirò che se ti viene fatto un torto, per un po’ di tempo tu pensi male della persona che te lo ha fatto. In seguito la riguardi, rifletti che non è giusto il tuo comportamento, ed in quell’attimo tu rilanci pensieri d’amore. La parte del bene ha vinto la tua volontà umana, ed allora si sviluppa, in quell’attimo, un piccolo granello di maggiore intelligenza che però ti porta a capire tu non sai quanto di più! Ne conosci allora la forza strumentale che ti abbisogna, ne conosci tutta la sua forza, la metti in atto immediatamente e pensi subito a cose più grandi di te; inconsapevolmente sei più grande nella tua evoluzione e ti trovi subito a tuo agio, perché, è logico, migliorando ci si trova sempre meglio.”

(Marco 12.11.82)
Campana
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