Le Sculture d'Insegnamento
La Triade
Qui è la sintesi di ogni precedente Scultura. Qui è valicato il confine oltre il quale la nostra mente non può giungere. Qui il simbolo della gloria che attende ogni uomo. Ormai egli è diventato un Angelo che torna solo ad avere la parvenza di un essere umano. Questa è un velo di cui si ammanta per poter ritornare tra noi.
La mano poggia sul cuore come a quietare l'ultimo residuo di immensi dolori superati. L'altra porta con sé il fiore di loto che è sempre stato considerato il simbolo della coscienza spirituale dell'uomo.
Ecco il frutto della sofferenza : l'ala, simbolo dei luoghi eccelsi dove è la sua dimora, pur svolgendosi tra gli uomini la sua missione.
Sul retro il suo passato: il ternario dell'uomo che prende contatto con la sua anima. Adesso sa che la sua sostanza è con la vite, non con la vita.
Spine a contorno dell'occhio che tutto vede e del punto che è diventato un sole per mezzo delle energie che liberamente fluiscono dall'Universo a lui e viceversa.
Segue, a racchiudere il tutto, l'immagine della vite dove nel grappolo è il simbolo dell'anima che una volta desta cerca i suoi compagni di viaggio, perché solo uniti come un grappolo, dove la vite, di ogni acino raccoglie la vita degli altri e si fa più copiosa perché solo così si acquista la forza indispensabile per progredire da un certo punto in poi. Così, come la vite dona la sua sostanza al grappolo, questo a sua volta deve portare il suo dono e con il suo succo dissetare.
Al sommo della Scultura si trova una triplice piramide rovesciata il cui vertice sprofonda nell'infinito di cui l'essere è ormai padrone.